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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Violenta aggressione sul bus a Bari: autista preso a pugni e colpito al volto con una bottiglia

E' accaduto in mattinata su un mezzo della linea 2/, all'altezza del lungomare di Crollalanza: l'aggressore è stato fermato dai carabinieri. Il conducente del mezzo è stato soccorso e trasportato in ospedale

Colpito in faccia con una bottiglia, poi preso a calci e pugni. Violenta aggressione, questa mattina, ai danni di un autista Amtab a Bari. E' accaduto su un bus della linea 2/, sul lungomare di Crollalanza. Il conducente del mezzo, ferito al volto, è stato soccorso e trasportato in ospedale. Ha riportato la frattura del setto nasale e della mandibola ed è stato sottoposto ad un un intervento chirurgico.

L'aggressore, il 42enne pregiudicato Gianluca Schiavoni, è stato fermato da una pattuglia dei carabinieri del Nucleo Radiomobile e condotto in caserma. Indagini sono in corso per ricostruire con esattezza l'accaduto e le circostanze dell'aggressione: secondo prime ricostruzioni, pare che l'aggressore, in barba a quanto previsto dalle disposizioni antiCovid, pretendesse di salire a bordo dalla porta anteriore.

"E' l'ennesimo episodio che purtroppo ci conferma quanto andiamo dicendo da tempo - commenta Luigi Minafra, sindacalista Filt-Cgil - avremmo voluto più presenza, non dico sui mezzi, ma almeno alle fermate, o una figura come quella dei poliziotti di quartiere. Noi dipendenti Amtab, ormai, usciamo di casa dicendo ai nostri familiari che non sappiamo se torneremo, e in che condizioni torneremo. Questi episodi bisogna prevenirli, azienda e istituzioni hanno il dovere di attivarsi".


"Questi vili accadimenti - dichiara il Segretario Generale della Faisa Cisal Mauro Mongelli - ma anche la colpevole indifferenza che si sta ingenerando rispetto a questi episodi, stanno trasformando i treni, metro, bus e stazioni in teatro di gravi atti di violenza che, oltre a compromettere la sicurezza e la serenità di chi viaggia e di chi lavora, crea la percezione di profondi disagi ed un generale senso di insicurezza del servizio offerto. E’ inaccettabile – tuona il dirigente della Federazione - che il personale ‘front line’ debba continuare a subire angherie e violenze, non possiamo permettere – seguita Mongelli - che si consolidi la falsa convinzione che sui mezzi di pubblico trasporto si possa agire indiscriminatamente restando impuniti pena la diffusa quanto mai errata percezione che quei luoghi non sono più presidi di sicurezza. Non è più sufficiente la sola solidarietà per le vittime, servono atti, azioni al fine di mettere concretamente in atto soluzioni volte a ridare serenità ai lavoratori e ai viaggiatori, anche attraverso la costituzione di un tavolo nazionale permanente che non sia solo di osservazione del fenomeno in questione, ma anche di contrasto con azioni appropriate. Sarebbe inoltre auspicabile da parte delle aziende, quale segnale tangibile di difesa dei propri dipendenti e dei beni aziendali, innanzitutto costituirsi parte civile nei confronti degli aggressori".
 

(foto di repertorio)
 

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