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Cronaca

Inchiesta Banca Popolare di Bari, gip archivia l'accusa di associazione per delinquere

Accolta la richiesta del Procuratore aggiunto Rossi: nessuna regia comune a pianificare le presunte singole condotte illecite contestate dagli inquirenti

Il Tribunale di Bari ha archiviato parte dell'indagine sulla Banca Popolare di Bari riguardante la presunta esistenza di una associazione per delinquere finalizzata a truffare i correntisti. Il gip Francesco Pellecchia ha infatti accolto la richiesta di archiviazione depositata nelle scorse settimane dal procuratore aggiunto Roberto Rossi ritenendo che non ci fosse una regia comune ca pianificare le presunte singole condotte illecite contestate. Resta in piedi l'indagine sulle ipotesi di reato riguardanti truffa, ostacolo alla vigilanza, falso in bilancio e maltrattamenti.

Le indagini della Procura

Nel fascicolo sono indagati il responsabile della linea contabilità e bilancio della Popolare Elia Circelli, il dirigente dell'ufficio rischi Antonio Zullo, il presidente Marco Jacobini, l'allora direttore generale Vincenzo De Bustis, ex amministratore delegato di Mps e Deutsche Bank Italia, i due figli di Jacobini, Gianluca e Luigi. Le vicende contestate risalirebbero al periodo 2013-2016. Secondo gli inquirenti baresi la Banca potrebbe aver comunicato alla Consob bilanci non del tutto veritieri e poco chiari, soprattutto con riferimento alla quantificazione dei crediti. Nell'inchiesta c'è anche la questione dell'acquisizione di Banca Tercas da parte di Bpb e presunte condotte di mobbing nei confronti di un ex dipendente, a sua volta denunciato dall'istituto di credito per estorsione.

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