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Cronaca

Bloccati in un'area di servizio a Rosa Marina, due baresi nella 'banda della Volvo': "Pronti a compiere una rapina"

L'episodio lo scorso 7 febbraio: i malviventi, intercettati dalla polizia, tentarono la fuga anche esplodendo colpi contro l'auto degli agenti e cercando di investirli

Si preparavano con ogni probabilità a mettere a segno un colpo nella stessa stazione di servizio in cui sono stati fermati, o ai danni di qualche sportello bancomat della zona.  A distanza di qualche giorno, la polizia di Ostuni ha ricostruito l'episodio e fornito i dettagli sull'operazione che lo scorso 7 febbraio ha portato all'arresto, sulla statale 379 Brindisi-Bari, in località Rosa Marina, di due baresi. 

A finire in manette, il 50enne Antonio Baldassarre e il 47enne Pasquale Ferri, accusati, in concorso tra loro, di tentato omicidio (per aver tentato di investire i poliziotti), tentata rapina aggravata, porto e detenzione abusivo di arma da fuoco, resistenza a Pubblico ufficiale, danneggiamento aggravato, spari in luogo pubblico, uso di atto falso, utilizzo di apparati ricetrasmittenti, possesso ingiustificato di arnesi atti allo scasso.

'Banda della Volvo', due arresti: le foto

Quel giorno i poliziotti, in servizio di controllo lungo la SS 379 Brindisi-Bari a bordo di due auto civette, intercettano la vettura dei malviventi, una Volvo di colore scuro, modello S60 - la cui targa, si scoprirà dopo, è stata occultata con degli adesivi - mentre viaggia a folle velocità sulla statale: a bordo quattro persone, di cui i poliziotti notano i volti semicoperti. Gli agenti decidono così di seguire a distanza l'auto, che poco dopo, in località Rosa Marina, si immette in un'area di servizio “Total Erg”, fermandosi vicino ad una colonnina di benzina. I quattro rimangono all’interno col motore acceso, si coprono i volti con dei passamontagna. A quel punto i poliziotti decidono di entrare in azione: con le due auto di servizio bloccano gli accessi alla stazione di carburanti. Ciononostante, la Volvo cerca una via di fuga con manovre spericolate, cercando di forzare prima un ingresso, poi l'altro, cercando sia di speronare le stesse auto della polizia, che di investire gli agenti scesi nel frattempo. Ad un certo punto, uno degli occupanti della Volvo esplode anche un colpo di arma da fuoco all’indirizzo di uno dei mezzi di servizio. L'auto prova ancora ad investire il Dirigente del Commissariato, il quale nel tentativo di far desistere i malviventi esplode a sua volta alcuni colpi di arma da fuoco, prima in aria, poi all’altezza delle gomme. 

Solo a questo punto, la Volvo si arresta nei pressi delle colonnine di benzina. I quattro malviventi sembrano aver desistito ma ad un certo punto, con gesto fulmineo, aprono i rispettivi sportelli, dandosi rapidamente alla fuga in direzione delle campagne circostanti. I poliziotti li inseguono, riuscendo a bloccarne due (i due baresi arrestati, identificati come l'autista e uno dei passeggeri), nonostante i tentativi degli stessi di liberarsi con gomitate e testate, mentre gli altri due, armi in pugno, riescono a fuggire. 

All’interno della Volvo, gli agenti recuperano e sequestrano "tutto l’armamentario e la sofisticata strumentazione utile per la perpetrazione di reati contro il patrimonio, in particolare quello occorrente per assaltare le postazioni bancomat con la tecnica della saturazione interna mediante la successiva esplosione della cassa continua", oltre a delle ricetrasmittenti sintonizzate sulle frequenze delle forze di Polizia. 

Tre dei poliziotti intervenuti nell'operazione hanno riportato lesioni giudicate guaribili in dieci giorni. Per i due baresi fermati si sono aperte le porte del carcere di Brindisi, mentre le indagini della polizia di Ostuni proseguono, in collaborazione con i colleghi delle Squadre Mobili di Bari e di Brindisi. 

(La notizia su Brindisireport)

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