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Cronaca Murat

Disabili e soggetti 'fragili' cureranno i giardini del Murattiano: approvato il progetto in Giunta

In totale saranno stanziati 709.500 euro in tre anni. Gli interventi si concentreranno nell'area tra corso Vittorio Emanuele, il giardino Isabella D’Aragona, piazza Massari e il lungomare Imperatore Augusto

Disabili e cittadini con storie di dipendenza faranno 'rifiorire' la bellezza delle aree a verde nel Murattiano. La novità è stata approvata questa mattina in Giunta: si tratta di un progetto che prevede un piano triennale di interventi nei giardini del centro barese - proposti dall’assessore ai Lavori pubblici Giuseppe Galasso - che vedranno protagoniste cooperative composte da persone 'svantaggiate'.

Gli interventi - per un costo totale di 709.500 euro - si concentreranno nell'area tra corso Vittorio Emanuele, il giardino Isabella D’Aragona, piazza Massari e il lungomare Imperatore Augusto. Le aree a verde interessate sono le aiuole di corso Vittorio Emanuele nel tratto compreso tra corso Cavour e piazza Prefettura, piazza Massari, il giardino Isabella d’Aragona, i giardini del fossato del Castello Svevo, via San Francesco d’Assisi, piazza Federico II di Svevia, i giardini della Muraglia e del lungomare Imperatore Augusto nel tratto compreso tra piazza Cristoforo Colombo e piazza del Ferrarese, l’aiuola spartitraffico antistante il Teatro Margherita, le fioriere di largo Santa Chiara e quelle presenti nei vicoli che cominciano in piazza Mercantile e lungo la Muraglia.

Gli interventi principali riguardano la manutenzione dei manti erbosi, la potatura delle alberature e dei cespugli, la manutenzione di palmizi e arbusti e l’irrigazione. I lavori saranno affidati a cooperative sociali di tipo B, ovvero quelle nate per perseguire l’interesse generale della comunità all’integrazione sociale dei cittadini più fragili e finalizzate all’inserimento lavorativo di persone svantaggiate.

“Abbiamo stabilito di approvare un progetto di durata triennale - commenta Giuseppe Galasso - proprio per dare continuità all’erogazione del servizio, affidato a una cooperativa composta da persone con un vissuto particolarmente problematico. Questa modalità di gestione della manutenzione del verde pubblico viene utilizzata anche per il parco Giovanni Paolo II, nel quartiere San Paolo, la cui cura è stata affidata a una cooperativa sociale di uomini e donne con disagi psichici, disabilità fisiche, storie di dipendenza o più semplicemente con un passato difficile”.

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