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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

Bari calcio, fumata grigia o nera? Per ora "trattative sospese"

Dopo una giornata convulsa nella quale si sono rincorse voci di ogni tipo, Matarrese e il duo Montemurro-Rapullino comunicano il congelamento dell'affare. Pre-campionato sempre più vicino, squadra ancora senza allenatore. Rinnovato il contratto al ds Angelozzi

Brusca frenata nella trattativa per la cessione del Bari. Ieri sera, al termine di una giornata convulsa, vissuta dall'ambiente con apprensione, ottimismo e una punta di isterismo, la famiglia Matarrese e il duo Montemurro-Rapullino hanno rilasciato un comunicato congiunto che ha gelato i tifosi, nel quale si annunciava come la trattativa fosse "sospesa". Non una parola in più: un aggettivo capace di mandare in crisi un po' tutti, dalla piazza, certa ormai del cambio di consegne, agli stessi giornalisti, impegnati ad arrovellarsi su come interpretare il termine, troppo generico, non accompagnato da altre, necessarie, parole. 

Dietro a queste comunicazioni troppo stringate per una tifoseria viva e pulsante, al contrario di quanto possano dire tanti fredde statistiche riguardanti le presenze allo stadio, si nasconde, comunque, una volontà di continuare verso la cessione. In primo luogo il termine 'sospesa' non esplicita una chiusura definitiva. E' uno slittamento, un rallentamento, seppur inopportuno poichè siamo a luglio e il Bari non ha  un allenatore. Mentre ha appena riconfermato Guido Angelozzi nel ruolo di Ds. Tutto è mezz'aria, ancora vicino alla sfera del sogno, sempre più in rotta di collisione con la dura e dolorosa realtà di dover pianificare una stagione quasi a ridosso del ritiro pre-campionato, previsto per il 20 luglio in Trentino. 

Poi, c'è da analizzare lo stop assieme alle altre questioni che ruotano attorno all'affare: la cessione della seconda metà del cartellino di Caputo al Torino, per 1,4 milioni di euro, potrebbe aver fatto variare il valore della società e di conseguenza lievitare il prezzo chiesto dai Matarrese. Altre variabili potranno essere rappresentate dalle conseguenze del processo sportivo per il calcio-scommesse, con la possibilità, non tanto remota, di vedere comminati al Bari altri punti di penalizzazione e una pesante squalifica a Francesco Caputo, modificando ancora il valore dell'azienda biancorossa, dal punto di vista patrimoniale e dell'appetibilità, specie in caso di una pesante penalizzazione.

Il prezzo sul cartellino di vendita della società non sarebbe dunque chiaro ma, ancora fluttuante per qualche settimana, neanche fosse un'azienda quotata in borsa. Non si tratta quindi di decidere sulle modalità di pagamento o di ottenere garanzie sui compratori, questione oramai chiusa, anche perchè non saremmo giunti fino a questo punto. Il senso dello stop è probabilmente racchiuso in un mancato accordo definitivo sul prezzo, altrimenti non si spiegherebbe un comunicato così secco, che ci lascia dunque, 'sospesi', in stand-by. Non è questione di dettagli, ma di sostanza. E dopo due mesi, siamo ancora al punto di partenza, ripetendo da anni, come un mantra, la stessa domanda: "Quanto vale, quindi, l'A.S Bari?".

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