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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca

Giocattoli, accessori di telefonia e apparecchi elettrici con marchi contraffatti: oltre 350mila articoli sequestrati a Bari

I controlli della Guardia di Finanza in un negozio all'ingrosso del capoluogo: indagato il titolare dell'attività. Tra i prodotti sequestrati anche dispositivi medici

Apparecchiature elettroniche e giocattoli con marchio 'CE' apposto indebitamente, e ancora accessori per cellulari e dispositivi TV che riportavano marchi contraffatti. Oltre 350mila articoli sono stati sequestrati dai finanzieri del Nucleo Operativo Metropolitano di Bari nel corso di un controllo presso un operatore cinese all’ingrosso del capoluogo.

In particolare, gli articoli sequestrati sarebbero risultati non conformi alle normative di settore: tra questi - spiegano gli investigatori - apparecchiature elettroniche con marchio di conformità europea “CE” indebitamente apposti, alcune delle quali già classificate sul sistema di allerta europeo RAPEX come estremamente pericolosi per i consumatori, giocattoli per bambini riportanti il marchio di conformità europea “CE” falsamente apposto e privi delle importanti indicazioni e precauzioni d’uso per gli utilizzatori, dispositivi TV Chromecast Google contraffatti ed auricolari per telefoni cellulari, sia a filo che wireless, che riproducevano illecitamente il modello registrato APPLE.

Sono stati inoltre sequestrati anche numerosi dispositivi medici esposti sugli scaffali: apparecchi acustici, misuratori elettronici della pressione arteriosa e i rilevatori elettronici della temperatura, i cosiddetti termo scanner. Questi ultimi, secondo quanto accertato sono risultati importati dalla Cina attraverso false certificazioni di conformità e anche privi di qualsiasi attestazione che ne confermasse l’affidabilità strumentale, soprattutto in considerazione dell’attuale contesto pandemico correlato alla diffusione del virus COVID-19.

Sulla scorta di quanto accertato dai finanzieri, il rappresentante legale della società è stato deferito a piede libero alla Procura della Repubblica di Bari per i reati di “Vendita o acquisto di cose con impronte contraffatte di una pubblica autenticazione o certificazione”, “Introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi”, “Frode nell'esercizio del commercio”, “Vendita di prodotti industriali con segni mendaci” del codice penale” e “Ricettazione”, oltre che per presunte infrazioni al Codice del Consumo per la vendita di prodotti pericolosi.
 

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