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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Postazioni arrugginite e poche bici: il flop del bike-sharing barese

Servizio carente, e stazioni da rifare. Incuria, vandali e ladri colpiscono un servizio mai decollato realmente. Circa 300 le tessere sottoscritte, a fronte di un limitato numero di mezzi a disposizione

Torrette mangiate dalla ruggine, postazioni non funzionanti, pochi mezzi a disposizione: il bike-sharing made in Bari non pedala più, bloccato da incuria e vandalismo. Dell'ambizioso progetto, decollato nel 2007, con l'installazione di numerose stazioncine dove, muniti di tessera elettronica, si potevano affittare le due ruote per muoversi in città, è rimasto ben poco, a cominciare proprio dalle biciclette: a dispetto di numerose aree di sosta, se ne contano sulle dita di una mano, crediamo in gran parte rubate o 'trasformate' dai vandali, anche perché, a fronte delle circa 300 tessere sottoscritte, di fatto, il servizio è enormemente sottoutilizzato e di bici biancorosse, in giro, se ne vedono raramente.

Da piazza Aldo Moro a Corso Cavour, fino a Barivecchia, alcune delle 13 postazioni montate nei punti più frequentati di Bari il leit-motiv è sempre lo stesso, con qualche variazione (peggiorativa) sul tema: di fronte al Tribunale di piazza De Nicola, ad esempio, le colonnine sono inattive e lasciate nel degrado più assoluto, mentre a due passi dalla Banca D'Italia, solo una bici attende forse qualche 'temerario'. In altri casi, come in Corso Italia, ne resta solo qualche pezzo. Sì, perché, malgrado investimenti e una condizione favorevole, Bari resta una città poco amica delle due ruote.

Bike-sharing...da rifare: viaggio tra le postazioni in città

Non bastano piste ciclabili da completare e completate (alcune delle quali contestate, come quella di Corso Mazzini e sul Lungomare), ma è la stessa cultura dell'utilizzo a essere ancora poco diffusa, malgrado gli sforzi degli ultimi anni, sia del Comune (dove sono finite le 200 biciclette acquistate a maggio?), che di privati, associazioni e start-up. Un vero peccato, perché altrove, con il nostro sole e le strade pianeggianti lungo il mare, si sarebbero raggiunti ben altri risultati. Noi, invece, dobbiamo accontentarci, se va bene, di un paio di ruote con cui zigzagare nel traffico. 

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