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Cronaca

Molestie a scuola, arrestato bidello: "Ragazzine costrette a subire atti sessuali"

In manette, con l'accusa di violenza sessuale, un 58enne di Bitetto, collaboratore scolastico in un istituto barese: le indagini partite dopo le denunce di due genitori

Avrebbe molestato e costretto a subire atti sessuali alcune delle ragazzine della scuola media in cui lavorava come bidello. Con l'accusa di violenza sessuale aggravata, un 58enne originario di Bitetto, Pietro Rutigliano, è stato arrestato oggi dai carabinieri. L'ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari è stata emessa dal gip del Tribunale, Annachiara Mastrorilli, su richiesta del sostituto procuratore Simona Filoni.

Secondo le accuse formulate dalla Procura l'uomo, "con condotte reiterate ed inequivocabili, mediante violenza ed abuso di autorità, nonché abusando delle condizioni di inferiorità fisica e psichica delle persone offese dovute alla età, costringeva ed induceva 4 minori di sesso femminile, a subire atti sessuali contro la loro volontà". In particolare, approfittando del proprio incarico di collaboratore scolastico e "della condizione di inferiorità fisica e psichica, dovuta all’età delle persone offese, in diverse occasioni, abbracciava, palpeggiava e baciava, anche sulla bocca e sul collo, le giovani vittime".

Le denunce dei genitori e le indagini

Le indagini sono state avviate dopo un esposto-denuncia presentato a novembre 2017 alla dirigente scolastica dal genitore di una delle piccole vittime, di 12 anni, poi seguito dall'esposto di un altro genitore. In entrambi i casi erano state le ragazzine a confidare ai rispettivi genitori quanto stava accadendo a scuola.

I racconti delle vittime 

I successivi ascolti in modalità protetta delle due alunne hanno permesso - sottolinea la Procura - "di raccogliere elementi utili al fine di delineare un quadro complessivo di abusi e molestie sessuali a cui il bidello le sottoponeva, approfittando del ruolo rivestito e carpendo la loro fiducia, mostrandosi loro quale amico e confidente, lusingandole con complimenti e facendo sì che le giovani, almeno in un primo momento, scambiassero tali sue perverse manifestazioni lascive ed erotiche, con ingenue manifestazioni di affetto". Successivamente, sono state individuate altre alunne che, sempre attraverso l'ascolto protetto, hanno confermato i comportamenti messi in atto dal collaboratore "allorquando le piccole tornavano dal bagno, nel momento in cui imboccavano la parte di corridoio dell'Istituto nascosto alla vista dell'altra collaboratrice ove, quindi, poteva agire indisturbato".

La scuola: "Il bidello già sospeso a novembre"

L'istituto conferma che il bidello era già stato sospeso a novembre. Il collaboratore era stato trasferito da un altro istituto nella scuola in questione lo scorso settembre. Dopo le prime denunce, l'istituto ha immediatamente contattato l'Ufficio Scolastico Regionale che ha effettuato gli accertamenti e quindi sospeso dal servizio il bidello.

Aggiornato il 31/01/2018

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