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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca Bitetto

"Siamo amici di tuo nipote, facci entrare", anziano picchiato e rapinato in casa: arrestato operatore socio-sanitario

L'episodio a dicembre scorso alla periferia di Bitetto: i carabinieri, dopo complesse indagini, hanno individuato uno dei presunti responsabili della rapina, un 30enne che poche settimane prima aveva accudito la vittima

Si erano presentati alla porta dell'anziano dicendo di essere amici del nipote che viveva con lui, appena uscito di casa per lavoro. Così lo avevano convinto a farli entrare, per poi aggredirlo, colpendolo con un pugno al costato, e derubarlo della collanina d'oro, del valore di circa 300 euro, che portava al collo. Vittima della brutale rapina, avvenuto lo scorso 16 dicembre alla periferia di Binetto, un 83enne affetto da demenza senile.

Dopo mesi di accurate indagini condotte dai carabinieri della locale stazione e dal Nucleo Operativo della Compagnia di Modugno, al comando del capitano Corrado Quarta, i militari hanno arrestato un 30enne, operatore socio-sanitario, ritenuto uno dei tre artefici della rapina.

In particolare, il 30enne, con precedenti, è considerato dagli investigatori la 'mente' della rapina e colui che avrebbe accompagnato e atteso sul posto gli altri due aggressori, entrati in casa dell'anziano. Per lui, posto ai domiciliari in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Bari, le accuse sono di  rapina in concorso, con le aggravanti di "avere adoperato violenza idonea a porre la vittima in stato di incapacità di agire, di aver commesso il fatto in un luogo di privata dimora e di aver profittato di circostanze personali in riferimento all’età della vittima, tali da ostacolarne la privata difesa".

Come emerso dalle indagini dei carabinieri, il 30enne, operatore socio-sanitario, alcune settimane prima dell'episodio aveva accudito per un breve periodo l'anziano, sostituendo durante un periodo di ferie l'oss che di solito se ne prendeva cura. Le minuziose indagini dei carabinieri, coordinate dal sostituto procuratore Larissa Catella, hanno consentito di acquisire informazioni utili da persone residenti nel vicinato, le quali avevano notato che tra le 8 e le 9 di quella mattinata, si aggirava in zona un’autovettura sospetta di colore nero con a bordo tre soggetti. Le investigazioni condotte sulla circostanza hanno consentito di individuare come uno degli occupanti proprio il 30enne, che - secondo l'accusa - conosceva movimenti e abitudini di vita dell'anziano, essendosi appunto in un recente passato occupato di lui. Tra gli elementi di prova acquisiti dai carabinieri, oltre alle verifiche sul cellulare del 30enne che hanno permesso di localizzarlo in quella zona la mattina della rapina, anche il riconoscimento da parte di testimoni di una cassetta degli attrezzi, sottoposta a sequestro, che l'arrestato utilizzava per l’esecuzione di piccole riparazioni in casa delle persone delle quali si prendeva cura.

Le indagini proseguono per l’identificazione degli altri due complici.

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