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Cronaca Bitonto

Sfuggito all'arresto, ricercato il boss Conte: "Mandante della sparatoria in cui morì Anna Rosa Tarantino"

Caccia al presunto capoclan di Bitonto, destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per la sparatoria in cui fu uccisa per errore l'anziana

Sarebbe riuscito ad allontanarsi da casa nella notte tra venerdì e sabato 21 aprile, poco prima di finire in arresto con l'accusa di essere il mandante della sparatoria in cui rimase uccisa per errore l'84enne Anna Rosa Tarantino. A Bitonto è caccia al boss Domenico Conte, latitante da alcuni giorni. La notizia è riportata oggi da alcuni quotidiani locali.

Le forze dell'ordine, coordinate dalla Dda, stanno effettuando controlli a tappeto e appostamenti per rintracciare Conte: secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, sarebbe stato lui, quella mattina del 30 dicembre 2017, a dare l'ordine di sparare, trasmesso ai killer tramite il suo braccio destro Alessandro D’Elia. Nei confronti dei due la magistratura barese ha emesso la misura cautelare il 20 aprile. D’Elia è stato arrestato e condotto in carcere, mentre Conte è riuscito a sottrarsi all'arresto ed è tuttora ricercato.

Lo scorso 17 marzo, in un blitz congiunto di polizia e carabinieri, erano finite in manette sette persone, tra cui gli esecutori materiali della sparatoria nel centro storico in cui morì Anna Rosa Tarantino e rimase ferito Giuseppe Casadibari, vero obiettivo dei sicari. Alcuni degli arrestati hanno successivamente deciso di collaborare, permettendo così ai pm Ettore Cardinali e Marco D’Agostino di ricostruire in maniera completa quanto avvenuto la mattina del 30 dicembre 2017.

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