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Cronaca

"Non serve avere il sindaco, bastano pochi consiglieri": nelle carte del blitz la strategia 'a non perdere' per Valenzano

Ieri gli arresti per il blitz 'Valenza' su un presunto voto di scambio. Per gli inquirenti vi sarebbe stato "un disegno" da parte di Francesca Ferri e del compagno Filippo Dentamaro di manovrare il Consiglio comunale valenzanese uscito dalle elezioni del 2019

"Non serve avere il sindaco, perchè se il sindaco non lo puoi avere non devi impazzire": è uno degli stralci, contenuti nell'ordinanza del gip del Tribunale di Bari, di un'intercettazione avvenuta tra Filippo Dentamaro e e il presunto boss Salvatore Buscemi arrestati ieri nell'ambito del blitz 'Valenza' coordinato dalla Dda di Bari ed eseguito da Polizia, Carabinieri e Guardia Di Finanza, assieme ad altre 17 persone, tra cui la compagna di Dentamaro, la consigliera comunale di Bari ed ex vicesindaca di Valenzano, Francesca Ferri e l'imprenditore ed ex consigliere regionale Nicola Canonico.

L'inchiesta divisa in due filoni, uno dei quali (l'altro ha che vedere con traffici e affari illeciti nella cittadina barese) riguarda un presunto scambio elettorale politico-mafioso che sarebbe avvenuto attraverso quella che secondo gli inquirenti sarebbe un'associazione per delinquere finalizzata alla corruzione elettorale per le Comunali di Bari e Valenzano rispettivamente a maggio e novembre 2019.

E proprio dalle carte dell'inchiesta emergerebbe un disegno di Ferri e Dentamaro di "entrare nella competizione elettorale" valenzanese non direttamente, ma attraverso persone a loro vicine" ritenute manovrabili in modo da potersi assicurare un numero di consiglieri che potesse influire in modo "determinante sull'andamento dell'amministrazione comunale indipendentemente dal sindaco" eletto. Una strategia per non "perdere" e quindi per evitare di "lasciarsi sfuggire una importante chance di potere e arricchimento personale" si legge ancora nelle carte dell'inchiesta.

E Dentamaro, nel dialogo con Buscemi pochi giorni prima delle elezioni di novembre 2019, avrebbe sintetizzato così le possibili manovre: "Noi comandiamo l'amministrazione con 4 consiglieri, non li ha mai avuti nessuno nella storia di Valenzano 4 consiglieri comunali", aggiungendo di non volere "né assessorato, né cristi, né madonna" poichè "con quattro consiglieri" la maggioranza sarebbe potuta essere sotto controllo.

A vincere le elezioni fu Giampaolo Romanazzi con una Giunta civica di centrosinistra che, dopo varie difficoltà, è caduta a settembre scorso dopo 10 dimissioni di consiglieri tra maggioranza e opposizione. Lo stesso Romanazzi, in un commento su Facebook apparso mercoledì pomeriggio, era intervenuto sugli arresti, spiegando che "la ricostruzione" degli inquirenti avrebbe "svelato un sistema di potere occulto che si è messo di traverso per ostacolare chi ha voluto dar voce e spazio al volto migliore del paese, sino a far cadere l'amministrazione. Posso metterci la mano sul fuoco: Valenzano è una comunità di persone perbene. Eppure, ancora una volta, la sua immagine è stata offuscata da affari e metodi che poco hanno a che vedere con la democrazia" ha concluso l'ex primo cittadino.

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