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Cronaca

"Bloccato" all'ingresso dell'ex Palazzo Poste, Link: "Solo perchè nero". Uniba replica: "Nessuna discriminazione"

Il presunto episodio è stato reso noto dall'associazione studentesca: vittima sarebbe stato uno studente straniero. La replica dell'Università: "No ad allarmismi ingiustificati"

Bloccato dal custode all'ingresso della biblioteca universitaria, gli sarebbe stato chiesto di esibire i documenti all'interno del Palazzo delle Poste, "solo perché nero".

A denunciare l'episodio, di cui sarebbe stato vittima uno studente straniero, è l'associazione studentesca Link: "In uno spazio attraversato da centinaia di studenti ogni giorno - scrivono i ragazzi in una nota - questo episodio è gravissimo ed ha un solo nome: razzismo. Tanto più che accade in università, luogo che dovrebbe porsi come garante rispetto alle discriminazioni di qualsiasi natura esse siano, luogo aperto a tutte e tutti senza esclusione, non solo agli studenti. I luoghi della formazione e gli spazi universitari hanno anche la funzione di combattere l'intolleranza e l'odio nei confronti del diverso, e pensiamo che sia quanto più opportuno, soprattutto nella fase che stiamo attraversando, che le amministrazioni universitarie e la comunità accademica tutta si impegnino a garantire che episodi del genere non avvengano". "Dal canto nostro - concludono - come studenti e studentesse parte di una comunità accademica coesa dobbiamo continuare a svolgere il nostro lavoro sui temi dell'antifascismo e dell'antirazzismo e di argine all'intolleranza e alla cultura xenofoba che tenta di entrare anche all'interno delle nostre aule e dei luoghi della formazione".

La replica dell'Università: "Nessuna discriminazione"

In una nota, l'Università di Bari ha smentito categoricamente la ricostruzione effettuata da Link: "L’episodio - spiega Uniba - riguarda l’attività di controllo degli accessi alla sala lettura del Palazzo ex Poste  svolta da un addetto della ditta appaltatrice della vigilanza. Ad una prima verifica, sembra che il vigilante, in esecuzione di quanto riportato dal capitolato di gara, si sia limitato a svolgere il proprio compito di controllo, senza porre in essere alcuna condotta discriminatoria. Nel caso di specie si è infatti limitato a chiedere se fosse uno studente, come peraltro abitualmente fa con persone sconosciute, di qualunque colore della pelle. Il vigilante ha manifestato dispiacere e stupore per l’accaduto e per come è stato riportato dalla stampa e dai social.  Ha inoltre espresso sincero rammarico in considerazione della sua esperienza personale, convivendo con una ragazza di colore".

Uniba precisa ulteriormente: "la professoressa Aurora Vimercati, presidente del Comitato Unico di Garanzia dell’Università di Bari e la  professoressa Francesca Recchia Luciani, delegata del Rettore alle attività universitarie contro le discriminazioni etniche e di genere, avvertono che in un momento storico così delicato bisogna prestare attenzione ad allarmismi inquietanti. Ricordando che  l'Università di Bari ha una lunga tradizione di accoglienza, sottolineano che tale vocazione inclusiva è stata negli ultimi anni coraggiosamente coltivata attraverso una molteplicità di attività, in coerenza con i principi fondamentali richiamati nel suo Statuto dove, tra le finalità perseguite,  si fa espresso riferimento al “dialogo e alla interazione tra le culture. Il Rettore Uricchio - conclude la nota - nel richiamare anche lui la tali principi,  evidenzia che l’ Università promuove la diffusione di una cultura fondata sui valori fondamentali del rispetto della persona e riconosce e garantisce a tutti uguale dignità e pari opportunità, anche attraverso azioni idonee a rimuovere qualsiasi discriminazione”.

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