"Oltre 4mila vaccinati a Medicina, ma tirocini sospesi per la zona rossa": il paradosso denunciato dagli studenti dell'Uniba
A parlare sono i rappresentanti dell'associazione 'Studenti per Medicina', che negli scorsi mesi erano riusciti a ottenere la somministrazione delle dosi per completare in presenza il periodo di formazione in ospedale. I tirocini sono stati però sospesi fino al 16 aprile
Gli studenti di Medicina ricevono il vaccino contro il Covid per poter completare in sicurezza i tirocini. Peccato che a causa della zona rossa il percorso di 'praticantato' nelle corsie ospedaliere sia stato annullato, di fatto proprio al termine della somministrazione delle dosi. Un paradosso denunciato dall'associazione studentesca 'Studenti per Medicina', che per prima aveva lanciato un appello al rettore dell'Università degli studi di Bari 'Aldo Moro' e al presidente della Scuola di Medicina di Bari per ottenere le dosi. Appello effettivamente accolto da Asl e Università, che a febbraio avevano vaccinato per primi proprio gli studenti dell'associazione.
"La campagna vaccinale studentesca per tutti gli studenti della Scuola di Medicina di Bari è stata un successo - ricordano dall'associazione - oltre 4mila studenti vaccinati che potranno proseguire pertanto tutte le attività formative a pieno regime. Peccato che così non è, perché nonostante l'ottimo risultato ottenuto il Senato Accademico dell'Università di Bari ha deliberato la sospensione di tutte le attività di tirocinio fino al 16 aprile". La comunicazione è arrivata contestualmente al blocco delle lezioni in presenza per tutto l'Ateneo, così da poter seguire le direttive imposte dal Governo per la Puglia diventata zona rossa. Resta però il cortocircuito di un vaccino somministrato per permettere un'esperienza pratica ora - nuovamente - inaccessibile: "È un peccato che ancora una volta la formazione sia compromessa - aggiungono gli studenti - sopratutto in settori così delicati come l'assistenza sanitaria, dove il tirocinio formativo è una attività professionalizzante che forma futuri professionisti sanitari che vengono immediatamente immessi nel mondo del lavoro. Poche competenze non possono che essere sinonimo di poca professionalità futura".
Una situazione complessa, di cui gli studenti chiedono una pronta risoluzione, come già rimarcato anche dai rappresentanti in Senato Accademico. Al momento però, la linea è quello del blocco totale dei tirocini, tranne se non ci sia la possibilità "di uno svolgimento a distanza", come indicato in una nota dell'Ateneo, che in area sanitaria è effettivamente molto complesso da effettuare. "Auspichiamo vivamente che l'università di Bari possa riflettere nuovamente sulla questione e rivalutare la sua posizione, per permettere a tutti noi studenti dell'area sanitaria una formazione completa" l'appello degli studenti.