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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Monopoli

Monopoli, ritrovato ordigno bellico nelle acque del porto: manomesso per rubare tritolo

Si tratta di una mina antinave della capacità potenziale di 300 chilogrammi di tritolo. La bomba è stata scoperta dai sommozzatori della Guardia di Finanza e rimossa dagli specialisti dello S.D.A.I. della Marina

Un ordigno bellico della Seconda Guerra Mondiale è stato ritrovato dai sommozzatori della Guardia di Finanza nelle acque di Monopoli. La mina antinave, del diametro di circa 1,2 metri e della capacità potenziale di 300 chilogrammi di tritolo, era adagiata sul fondale a poche centinaia di metri dal porto ed è stata scoperta durante un'immersione finalizzata alle attività di campionamento subacqueo di organismi in collaborazione con l’ARPA Puglia.   

La bomba, inoltre, come accertato dai finanzieri, era stata già manomessa per prelevare l’esplosivo contenuto. Nelle immagini riprese sott’acqua dalla Guardia di Finanza prima della distruzione della mina antinave, si vede infatti che l'ordigno, di forma sferica, separato in due parti, presenta solchi netti nella massa interna di tritolo, nelle zone in cui questo è stato asportato. Un'operazione molto pericolosa, che avrebbe potuto mettere a rischio l'incolumità di chi ha compiuto l'azione e delle imbarcazioni che ogni giorno transitano in quel tratto di mare.

BOMBA NELLE ACQUE DI MONOPOLI: GUARDA IL VIDEO

Subito sono scattate le procedure previste dal protocollo di sicurezza, di concerto con la Prefettura di Bari. La zona è stata interdetta alla navigazione per consentire l’intervento del nucleo Servizi Difesa Antimezzi Insidiosi (S.D.A.I), lo speciale reparto della Marina Militare Italiana che si occupa anche della bonifica di materiale esplodente o pericoloso.

Gli specialisti dello S.D.A.I., intervenuti ieri mattina, hanno provveduto al riconoscimento e, alla distruzione della mina, trasportandola al largo su fondali profondi e fangosi, facendola quindi brillare. Successivamente si è proceduto ad un ulteriore controllo dell’area circostante per consentirne la fruibilità alla collettività senza pericoli.

Nel frattempo, la Guardia di Finanza ha avviato le indagini per individuare gli autori della sconsiderata manomissione dell’ordigno e del sistematico trafugamento del tritolo.

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