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Cronaca Ruvo di Puglia

Bomba carta contro la sede di Rifondazione Comunista a Ruvo, gli attivisti: "Gesto vile, non arretriamo di un passo"

I Carabinieri hanno avviato indagini per stabilire gli autori del gesto avvenuto la notte di Capodanno. Si tratta dell'ennesimo atto vandalico in un anno e mezzo

I Carabinieri hanno avviato indagini per stabilire gli autori dell'atto vandalico che la notte di Capodanno ha colpito la sede di Rifondazione Comunista a Ruvo di Puglia, nel Barese: ignoti hanno lanciato una bomba carta danneggiando la porta d'ingresso principale e distruggendo la bacheca, già bruciata qualche mese fa.

A fine dicembre un altro atto vandalico, ovvero il furto di una bandiera; "In questo inizio d'anno avremmo voluto con piacere augurarvi buon 2020 - spiegano gli attivisti di Rifondazione in una nota - Tuttavia per noi il nuovo anno è iniziato con un nuovo atto di vandalismo, l'ennesimo nell'ultimo anno e mezzo.  Questa volta qualcuno ha pensato bene che fosse l'occasione per fare saltare le serrature delle due porte. Per fortuna non ci è riuscito, ma i danni sono visibili. La bacheca della porta principale d'ingresso è stata completamente disintegrata, la stessa bacheca che qualche mese fa fu data alle fiamme. Una denuncia già esposta, ma nel frattempo gli atti di vandalismo sono continuati, fino al furto della bandiera non molti giorni fa. Ci chiediamo se nel 2020, un anno in cui qualcuno avrebbe immaginato l'esistenza di macchine volanti, dobbiamo invece confrontarci con l'esistenza di teste talmente vuote che di volante hanno solo il cervello". 

"Il nostro spazio - proseguono - è un presidio di democrazia. A qualcuno non sta bene, forse per gioco, forse perché ci odia politicamente, forse perché crede che così si faccia politica. Come Rifondazione Comunista sentiamo fortemente minacciata la nostra agibilità politica in seguito ai continui atti vandalici. Atti che comportano spese extra continue.  Siamo giovani, lavoratori, studenti. Se queste zucche vuote avessero il piacere di parlare con noi probabilmente si accorgerebbero che abbiamo molto più in comune di quanto non credono. Allo stesso tempo però, una forza come la nostra, tra le più antiche di questa città, non può essere costantemente sotto il tiro di vandali ed idioti. Si tratta innanzitutto di democrazia e di rispetto delle regole. Noi siamo qui e qui restiamo. Senza arretrare di un passo".

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