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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Scossone nella mafia barese, Domenico Milella collabora con la giustizia: era il braccio destro del capoclan Palermiti

La decisione è stata comunicata durante l'odierno processo che lo vede imputato per detenzione di armi con l'aggravante mafiosa. Per gli inquirenti era coordinatore delle 'stese' intimidatorie nel quartiere Japigia

La decisione l'aveva presa diversi giorni fa, ma è stata comunicata solo oggi durante il processo che lo vede imputato per detenzione di armi con l'aggravante mafiosa. Ha deciso di collaborare con la giustizia il boss barese 39enne Domenico Milella - detto 'Mimm u Gnur (Mimmo il nero), braccio destro del capo clan Eugenio Palermiti, alleato storico del boss del quartiere Japigia Savinuccio Parisi, con cui condivide il controllo degli affari criminali nel quartiere.

Il pm della Dda Federico Capano ha reso noto al gup Giovanni Angiana la volontà dell'imputato, le cui rivelazioni saranno depositate già nelle prossime settimana, in vista della successiva udienza del 12 marzo. Nel processo è imputato anche il pregiudicato 33enne Michele Ruggieri, anche lui affiliato del clan Palermiti-Parisi. Ai due è contestato di essere i proprietari di un arsenale scoperto circa due anni fa nel quartiere Japigia, i cui custodi furono all'epoca arrestati in flagranza. Quel ritrovamento di armi avvenne nell'ambito delle indagini della Dda di Bari dopo i tre omicidi avvenuti nel rione in poco più di un mese, all'inizio del 2017, che sarebbero legati alla guerra tra clan per il controllo dello spaccio di droga e in alcuni dei quali Milella, definito negli atti giudiziari "proconsole dei Palermiti", sarebbe coinvolto come mandante.

Milella avrebbe inoltre coordinato le cosiddette "stese" in stile Gomorra:gruppi armati a bordo di decine di moto che sparavano in piena notte nelle strade del quartiere interi caricatori di mitragliette in aria o sulle facciate dei palazzi "al solo fine - spiegavano gli inquirenti ricostruendo il controllo mafioso del quartiere Japigia da parte del clan - di rendere noto a tutti chi comandava nella zona".

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