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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Murat / Piazza Umberto I

Studenti di nuovo in piazza contro la 'Buona scuola': "Boicotteremo la riforma"

Il corteo di protesta organizzato dall'Uds si snoda per le vie centro: la manifestazione per contestare "l'ennesima riforma calata dall’alto" e chiedere più fondi per garantire il diritto allo studio

In corteo a Bari, come in altre città italiane, per tornare a protestare contro la riforma della 'Buona scuola'. Questa mattina la manifestazione organizzata dall'Unione degli Studenti ha preso il via da piazza Umberto, per poi raggiungere la sede del consiglio regionale in via Capruzzi - dove una delegazioni prevede di consegnare una proposta sul diritto allo studio - e concludersi in piazza Garibaldi. Circa duemila i partecipanti, secondo quanto reso noto dagli organizzatori.

"Nonostante la contestazione di tutto il mondo della scuola - affermano i rappresentanti di Uds - Rete della Conoscenza Puglia - durante l’estate il governo ha approvato la Buona Scuola, confermando la tendenza autoritaria e antidemocratica che lo contraddistingue: ciononostante oggi nelle scuole e nelle città non ci è arresi all’ennesima riforma calata dall’alto. E' dal basso che si praticherà resistenza e costruzione dell’alternativa: ogni scuola sarà una barricata, da ogni classe partirà il boicottaggio della riforma". "All’imposizione dello strapotere dei presidi, dell’influenza dei privati, del restringimento degli spazi di democrazia e partecipazione, si risponderà con l’apertura e l’autogestione di nuovi luoghi di discussione, con la presa di parola forte e decisa di chi la scuola la vive ogni giorno".

'Buona scuola', il corteo di protesta degli studenti

"Non ci stiamo - proseguono - alla retorica del governo che spaccia la Buona Scuola come una riforma prodotta a seguito di una consultazione, che sappiamo bene essere stata una farsa. Vogliamo potere, perché il nostro territorio non può essere sfruttato e distrutto nell’interesse dei profitti di pochi. Vogliamo potere, perché la risposta alla dispersione scolastica, al 20% in Puglia non è nell’apprendistato o nel lavoro gratuito, ma nella possibilità per tutti di accedere al mondo della formazione, a prescindere dalle condizioni economiche di partenza". 

Tra le richieste avanzate dagli studenti, anche più fondi per garantire il diritto allo studio. "Per questo - dicono - rivendichiamo con forza il finanziamento immediato della legge regionale sul diritto allo studio del 2009, i cui fondi sono oggi bloccati dal patto di stabilità: crediamo che la Regione debba riconoscere come prioritario il tema dell’accesso all’istruzione, e sforare il patto per poter finanziare una legge avanzatissima sulla carta, ma mai realmente applicata. Daremo battaglia anche sul diritto allo studio universitario: alla figura dell’idoneo non beneficiario, si è aggiunta infatti quella degli esclusi dalla possibilità di presentare richiesta per la borsa di studio, 7000 in Puglia, a causa della riforma dell’ISEE. Se l’obiettivo è quello di rendere la formazione sempre più elitaria e per pochi, la nostra risposta sarà generale, e attraverserà tanto le scuole quanto le università".


 

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