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Cronaca

Razzo cinese in caduta sulla Terra, Puglia tra le dieci regioni in allerta

Sono in tutto dieci le regioni del centro-sud potenzialmente interessate dall'impatto di frammenti. La situazione monitorata dalla Protezione civile: al momento la previsione di rientro sulla terra è fissata per la notte del 9 maggio, con una finestra temporale di incertezza di ± 6 ore

C'è anche la Puglia tra le dieci regioni italiane del centro-sud che potrebbero essere potenzialmente interessate dalla caduta di frammenti del razzo spaziale cinese 'Lunga marcia 5B'. Le altre sono Umbria, Lazio, Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna.

E' quanto emerso dal Comitato operativo della Protezione civile, convocato dal Capo Dipartimento Fabrizio Curcio, nella serata di venerdì 8 maggio, "per un’analisi degli ipotetici scenari dovuti al rientro incontrollato in atmosfera del lanciatore spaziale cinese “Lunga marcia 5B”".

Al momento la previsione di rientro sulla terra è fissata per le ore 02:24 del 9 maggio, con una finestra temporale di incertezza di ± 6 ore. Le previsioni di rientro, rileva la Protezione civile, saranno soggette a continui aggiornamenti perché legate al comportamento dello stesso razzo e agli effetti che la densità atmosferica imprime agli oggetti in caduta, nonché a quelli legati all'attività solare. Nell'intervallo temporale considerato sono tre le traiettorie che potrebbero coinvolgere l'Italia. 

LA MAPPA DELLE TRE TRAIETTORIE: UNA 'TAGLIA' LA PUGLIA

Il tavolo tecnico - composto da Asi, (Agenzia Spaziale Italiana), da un membro dell'ufficio del Consigliere militare della Presidenza del Consiglio, rappresentati del ministero dell'Interno - Dipartimento dei Vigili del Fuoco, della Difesa - Coi, dell'Aeronautica Militare - Isoc e degli Esteri, Enac, Enav, Ispra e la Commissione Speciale di Protezione civile della Conferenza delle Regioni - continuerà, insieme ai rappresentanti delle Regioni potenzialmente coinvolte, a seguire tutte le operazioni del rientro, fornendo analisi e aggiornamenti sull'evoluzione delle operazioni. 

LA PROTEZIONE CIVILE PUGLIESE: "MONITORAGGIO ATTIVO"

"Sulla scorta delle informazioni attualmente rese disponibili dalla comunità scientifica - sottolinea la Protezione civile - è possibile fornire alcune indicazioni utili alla popolazione affinché adotti responsabilmente comportamenti di auto protezione: è poco probabile che i frammenti causino il crollo di edifici, che pertanto sono da considerarsi più sicuri rispetto ai luoghi aperti". Si consiglia, comunque, indica il Dipartimento, "di stare lontani dalle finestre e porte vetrate; i frammenti impattando sui tetti degli edifici potrebbero causare danni, perforando i tetti stessi e i solai sottostanti, così determinando anche pericolo per le persone: pertanto, non disponendo di informazioni precise sulla vulnerabilità delle singole strutture, si può affermare che sono più sicuri i piani più bassi degli edifici; all'interno degli edifici i posti strutturalmente più sicuri dove posizionarsi nel corso dell'eventuale impatto sono, per gli edifici in muratura, sotto le volte dei piani inferiori e nei vani delle porte inserite nei muri portanti (quelli più spessi), per gli edifici in cemento armato, in vicinanza delle colonne e, comunque, in vicinanza delle pareti; è poco probabile che i frammenti più piccoli siano visibili da terra prima dell'impatto; alcuni frammenti di grandi dimensioni potrebbero resistere all'impatto. Si consiglia, in linea generale, che chiunque avvistasse un frammento, di non toccarlo, mantenendosi a una distanza di almeno 20 metri, e dovrà segnalarlo immediatamente alle autorità competenti".

A proposito della possibilità che la caduta di frammenti si verifichi effettivamente, suToday.it Filippo Bonaventura, curatore del blog di divulgazione scientifica Spazio, l'Universo a casa tua, ha spiegato che il razzo potrà cadere ovunque nel Mondo tra la latitudine 41.5 e -41.5 "e molto probabilmente nulla arriverà a Terra e brucerà nell'atmosfera".

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