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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Calcioscommesse, si allarga l'inchiesta: "Molti del Bari in contatto con gli Zingari"

Per il gip di Cremona molti calciatori biancorossi avrebbero avuto contatti sistematici con il gruppo di scommettitori capeggiato da Amir Gegic. Scarcerato invece Iacovelli, che non avrebbe avuto un ruolo di promotore delle combine. Intanto il club presenta denuncia per truffa contro i presunti organizzatori delle manipolazioni

Sembra assumere proporzioni sempre più vaste lo scandalo sul calcioscommesse partito con l'inchiesta "Last Bet" della Procura di Cremona. Dopo gli interrogatori di Masiello e l'arresto dell'aiuto infermiere Angelo Iacovelli, in un primo momento ritenuto uno degli organizzatori della combine ma scarcerato ieri, il gip di Cremona Guido Salvini lascia intendere il coinvolgimento di parecchi altri giocatori biancorossi che nel corso dello scorso campionato avrebbero avuto contatti con il gruppo di scommettitori degli Zingari.

IL RUOLO DI IACOVELLI - L'aiuto infermiere amico di molti giocatori del Bari, arrestato sabato scorso su ordine della Procura di Cremona, ieri è tornato in libertà. Il gip ha motivato la sua decisione ritenendo che Iacovelli "non sia stato promotore delle attività di manipolazione", ma sia stato utilizzato "per mettere in contatto telefonico, a seguito delle iniziative prima di Bellavista (ex capitano del Bari, ndr) - il cui ruolo si conferma come centrale - e poi di Carobbio, gli Zingari con i calciatori del Bari e poi accompagnando gli uomini di Gecic agli incontri con i calciatori presso l'albergo di Bari ove si trovavano e tenendo poi in custodia parte delle somme ricevute dai giocatori". Iacovelli, quindi, come da lui stesso sostenuto durante l'interrogatorio di garanzia, sarebbe stato un semplice "tramite" da scommettitori e calciatori, spesso prestando la sua disponibilità a svolgere commissioni per conto dei calciatori biancorossi in virtù in un "rapporto di amicizia" con i giocatori del club.

LA POSIZIONE DI MASIELLO E DEGLI CALCIATORI -  Nella stessa ordinanza di scarcerazione di Iacovelli, il gip Salvini lascia intendere un più ampio e profondo coinvolgimento dei calciatori biancorossi, a cominciare da Andrea Masiello, già ascoltato a Cremona su sua stessa richiesta. Masiello aveva raccontato di aver preso parte ad alcune combine soltanto perchè costantemente minacciato da Iacovelli, ma secondo il gip il racconto del suo coinvolgimento sarebbe stato "reticente e giustificatorio". Al Contrario, scrive il gip, dalle indagini emerge che una "consistente parte della squadra del Bari" aveva "sistematici rapporti" con il gruppo degli zingari capeggiato da Amir Gegic.

LA DENUNCIA DEL CLUB BIANCOROSSO - Parallelamente all'estendersi della vicenda sulle presunte partite manipolate, è arrivata ieri la prima presa di posizione ufficiale da parte del club biancorosso. Il direttore generale Claudio Garzelli ha infatti annunciato che la società ha presentato denuncia per truffa contro i presunti organizzatori delle combine. Calcioscommesse: il Bari denuncia per truffa i presunti organizzatori
Inoltre, ha spiegato Garzelli, "ci siamo costituiti come parte offesa in caso di procedimento a carico dei tesserati che risultassero implicati nelle inchieste".

 

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