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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Calcioscommesse: Masiello lascia il carcere, concessi i domiciliari

Il gip ha deciso sulla richiesta di scarcerazione presentata in mattinata dalla difesa. Parere favorevole era stato espresso anche dal pm in ragione dell'"atteggiamento collaborativo" dimostrato dal calciatore

Il gip di Bari ha concesso gli arresti domiciliari ad Andrea Masiello. Come previsto, la risposta alla richiesta di scarcerazione presentata oggi dalla difesa è arrivata in serata. Già nel pomeriggio il pm aveva espresso parere favorevole ai domiciliari in ragione dell'atteggiamento di collaborazione dimostrato dal calciatore, che in mattinata è comparso per la terza volta davanti agli inquirenti. La località dei domiciliari è Bergamo.

I TIFOSI FUORI DAL CARCERE: "CI AVETE UMILIATI" - Masiello ha lasciato il carcere intorno alle 20 scortato da due auto dei carabinieri. Ad attenderlo fuori dal penitenziario una ventina di tifosi baresi che hanno esposto uno striscione nero con la scritta in bianco: "Avete umiliato i nostri colori, venduto le nostre maglie, ammazzato la nostra passione e ridicolizzato le nostre lacrime". In rosso c'era scritto: "Bari vuole giustizia".

IL NUOVO INTERROGATORIO - Per il momento nessuna indiscrezione trapela sul colloquio odierno, durato all'incirca due ore, tra Masiello e gli inquirenti. Come i precedenti, anche il verbale di oggi è stato secretato e all'uscita dal carcere gli avvocati del calciatore non hanno rilasciato dichiarazioni.

IL 'MISTER X' DEL LECCE -  Nel frattempo però emergono particolari importanti su quello che Masiello avrebbe raccontato ieri agli inquirenti. Nel corso dell'interrogatorio, infatti, il calciatore avrebbe indicato, riconoscendolo in foto, il presunto emissario della società giallorossa che gli avrebbe consegnato il denaro per truccare il derby: Calcioscommesse: Masiello parla e riconosce emissario lecce
230 mila euro, che - sempre secondo quanto riferito da Masiello - furono così suddivisi: 50mila euro andarono a lui e 90mila euro a testa a Carella e Giacobbe.
Si tratterebbe di un giovane imprenditore leccese, sui 35-40 anni, da qualche tempo impegnato in politica. L'uomo è conosciuto perchè molto amico di calciatori e di imprenditori locali e perché organizza serate ed eventi della movida salentina.



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NUOVE PARTITE NEL MIRINO - Dagli atti dell'indagine emergono anche nuove partite sospette. Nelle carte infatti c'è una lettera inviata a inizio febbraio da Laudati a De Martino (capo della Procura di Cremona titolare di un'altra inchiesta sul calcioscommesse) in cui è scritto che la Procura di Bari indaga su Iacovelli, Masiello, Rossi, Parisi e Bentivoglio per il reato di associazione a delinquere finalizzata a frodi sportive  in relazione a cinque gare: Milan-Bari, Bari-Chievo del 20/3/2011, Bari-Sampdoria del 23/4/2011; Bari-Roma del 1/5/2011, Palermo-Bari del 7/5/2011.
 

 

 

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