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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Calcioscommesse: domani il giorno di Masiello, il calciatore piange in carcere

L'ex difensore biancorosso, domani davanti al gip per l'interrogatorio di garanzia, si dispera in cella. Intanto gli altri due arrestati, sentiti oggi, respingono ogni addebito e accusano il calciatore

Oggi è stata la volta dei 'Masiello boys', Arresti calcioscommesse Bari: tra i nomi anche Masiello
Giovanni Carella e Fabio Giaco
bbe, gli scommettitori amici dell'ex difensore biancorosso arrestati ieri insieme al calciatore. Ma domani a dover comparire davanti al gip del Tribunale di bari sarà proprio lui, Andrea Masiello, il "leader indiscusso" - secondo l'accusa - dell'affaire calcioscommesse.

MASIELLO PRONTO A NUOVE AMMISSIONI? - In cella, dicono fonti della polizia penitenziaria, Masiello piange e si dispera. E non è escluso che domani, dopo la lettera inviata a fine marzo agli inquirenti per ammettere la combine sul derby Bari-Lecce, il calciatore sia pronto a fare nuove ammissioni. Quello che è certo è che la posizione di Masiello esce ancora più compromessa da qaunto raccontato dai suoi amici durante gli interrogatori odierni. In particolare, Carella ha raccontato che sarebbe stato lo stesso Masiello a suggerirgli di offrire dei soldi ad altri calciatori biancorossi affinché accettassero di perdere il derby con il Lecce. Proposta che, racconta ancora Carella, Parisi rifiutò seccamente, mentre gli altri due  (Bentivoglio e Rossi) sarebbe rimasti in silenzio.

LA SOCIETA': "DIFENDEREMO NOSTRA STORIA" - Intanto oggi l'As Bari ha preso posizione sulla vicenda diffondendo un comunicato attraverso il sito ufficiale del club. "Difenderemo la nostra storia e quella del calcio della nostra terra - si legge - Dopo trentacinque anni di gestione - è scritto - apprezzata dalle istituzioni calcistiche per correttezza e rispetto delle regole, la nostra società subisce l'onta e la mortificazione di comportamenti illeciti ed amorali tenuti da propri calciatori ai quali ha trasmesso sempre sani principi e sentimenti di familiarità". "Pur con profonda amarezza - prosegue la nota - è forte la volontà di difendere la nostra storia e quella del calcio della nostra terra, in ogni contesto e in tutte le sedi istituzionali". Il documento si chiude con un appello all'equilibrio e alla vicinanza a Torrente e squadra. "In questo momento così turbolento ci rivolgiamo al senso di responsabilità di tutte le parti sociali ad ogni livello, affinché tutti insieme si trovi una comune linea comportamentale ispirata alla difesa dei valori che appartengono alla nostra cultura. Un ulteriore sollecitazione e ringraziamento va alla migliore tifoseria che, pur nella sofferenza del momento, dimostra e dimostrerà sempre attaccamento alla nostra squadra".

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