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Sabato, 30 Settembre 2023
Cronaca Molfetta

Da Molfetta alla Calabria, la storia di Cocò, abbandonato e poi finito in canile: ora ha una nuova casa

Il cane, microchippato e reimmesso sul territorio 13 anni fa dal Comune di Molfetta, il mese scorso era stato catturato in provincia di Crotone, dove forse era stato portato da qualcuno che lo ha poi abbandonato: grazie a una gara di solidarietà, adesso è stato adottato

Dalla Puglia alla Calabria, una storia di peripezie che si è conclusa, però, con un lieto fine. E' quella di Cocò, volpino randagio che oggi ha trovato finalmente una nuova casa.

A raccontare la sua vicenda è il Comune di Molfetta. Tredici anni fa, Cocò era stato catturato, sterilizzato, microchippato proprio dal Comune barese che, dopo tutte le formalità di rito, lo aveva reimmesso sul territorio. Forse però quel cagnolino bianco e marroncino aveva attirato l’attenzione di qualcuno, che aveva deciso di prenderlo e portarlo con sè in Calabria. Qui infatti, un mese fa, Cocò è 'ricomparso': una comunicazione della Asl di Crotone ha segnalato alla Lega del cane di Molfetta e agli uffici comunali di aver catturato (a Cutro) un cane che il microchip diceva essere di proprietà del Comune di Molfetta. Difficile pensare che Cocò fosse arrivato fin lì con le sue zampe: più probabile invece che qualcuno lo abbia preso con sé, per poi abbandonarlo.

A quel punto è scattata la staffetta della solidarietà gestita dalla Lega del cane che, dalla sede nazionale, a quella di Molfetta, a quella di Soverato, hanno fatto il possibile e l’impossibile per liberare Cocò che in un canile non c’era mai stato ed era per giunta malato, motivo per cui, forse, era stato abbandonato in strada. A dare una svolta alla storia di Cocò è stata Serena, responsabile della Lega del Cane di Soverato che, pur di salvarlo da una fine incerta, ha marciato per centinaia di chilometri, lo ha raggiunto nel canile di Cutro e lo ha adottato. Così da regalare a lui, affetto da leishmaniosi, una vita accettabile per il tempo che gli resta.

"Ringrazio la Lega del cane per il tempestivo intervento e per la grande sensibilità dimostrata. Colgo l’occasione – il commento del Sindaco, Tommaso Minervini, e dell'assessore al benessere degli animali, Carmela Minuto - per fare appello a tutti coloro che godono della compagnia degli animali di affezione affinchè non si liberino di loro in vista delle vacanze o quando non stanno più bene. Abbandonare un cane, un gatto o un qualsiasi altro animale da affezione è un atto di crudeltà, significa condannarlo a morte certa. E non tutti hanno la fortuna che ha avuto Cocò".

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