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Cronaca Bitetto

Cane sfigurato e ucciso con l'acido a Bitetto, gli animalisti: "L'aggressore rischia di rimanere impunito"

L'associazione Animal Law Italia lancia una raccolta firme per chiedere al Governo di attuare la riforma della Costituzione che prevede la tutela degli animali all’interno dei principi fondamentali dello Stato

L'aggressore, anche se individuato, rischia di rimanere impunito come è capitato in recenti casi giudiziari. È questa la denuncia di Animal Law Italia in merito al caso di Jasmine, il cane sfregiato con l’acido, qualche giorno fa a Bitetto, e morto a causa delle gravissime ustioni riportate. 

La drammatica fine di Jasmine, non è il primo caso legato alle aggressioni ai randagi nel Barese. L’associazione 'Zampe felici - Cani & Gatti', che si è presa cura dell’animale, ha denunciato anche un altro caso risalente a novembre 2022: Bruce, bruciato da una sostanza corrosiva. I volontari credevano fosse stato un tragico incidente, ma alla luce di questo nuovo episodio l’ipotesi del dolo è quasi certa. Jasmine e Bruce erano cani randagi e qualcuno ha pensato di disfarsene in questo modo atroce.

Animal Law Italia, alla luce dell’episodio avvenuto alcuni giorni fa nel barese, in cui ha perso la vita un cane a causa di un possibile attacco con una sostanza acida, reclama pene più severe per l’uccisione e il maltrattamento di animali e lo fa con la sua nuova campagna 'Esseri senzienti, non oggetti': una raccolta firme per chiedere al Governo di attuare la riforma della Costituzione entrata in vigore a marzo scorso, che ha previsto l’inclusione della tutela degli animali all’interno dei principi fondamentali del nostro Stato. "Modificare il codice penale per dare più rilevanza ai reati contro gli animali - spiega Animal Law Italia in una nota - è un passo fondamentale per rendere concreta la nuova norma costituzionale".

"È importante che l'indignazione dell’opinione pubblica in questi casi sia indirizzata in modo utile a produrre un cambiamento delle leggi - dichiara l'avvocato Alessandro Ricchiuti, presidente di Animal Law Italia - per questo invitiamo tutti i cittadini a firmare la petizione che chiede al Governo e al Parlamento un impegno per aggiornare leggi non più al passo con i tempi". La petizione è disponibile anche sul sito www.ali.ong

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