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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Detenuto si suicida in cella, il Sappe: "Situazione fuori controllo"

L'uomo si è tolto la vita impiccandosi con un lenzuolo alle grate della finestra della sua cella. La denuncia del Sindacato autonomo di Polizia Penitenziaria, che ha diffuso la notizia: "un gesto estremo di protesta contro una situazione che è diventata ormai difficile da controllare"

Un detenuto di 28 anni si è tolto la vita oggi pomeriggio nel carcere di Bari. L'uomo, detenuto per reati legati alla droga, era appena rientrato da un colloquio con i familiari, e si è impiccato con le lenzuola alle grate della finestra della sua cella. La notizia è stata resa nota dal Sappe, il sindacato autonomo di Polizia Penitenziaria, che proprio pochi giorni fa aveva lanciato una denuncia sull'aumento del numero di suicidi nelle carceri pugliesi nei primi mesi del 2011 (cinque contro i sei totali del 2010).

Un fenomeno che, secondo il sindacato, sarebbe legato alle condizioni di degrado e cronico sovraffolamento che caratterizzano i penitenziari della nostra Regione. Il solo carcere di Bari, ad esempio, ospita più di 520 detenuti, a fronte dei 200 posti ufficialmente previsti in base alla capienza della struttura. E spesso a togliersi la vita sono le persone più giovani e psicologicamente più fragili, come nel caso Carlo Saturno, il 22enne di Manduria suicidatosi all'inizio di aprile nel carcere di Bari.

"Sicuramente in questo suicidio - afferma Federico Pilagatti, segretario nazionale del Sappe - ci saranno delle ragioni di carattere familiare, ma l'assenza di un sostegno psicologico in una situazione di degrado, di condizioni igienico sanitarie da terzo mondo, avranno influito negativamente sull'insano gesto". "Ormai rinunciare alla vita - si legge ancora nella nota - può diventare un gesto estremo di protesta contro una situazione che è diventata ormai difficile da controllare".

 

(Ansa)

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