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Cronaca

Detenuto appicca fuoco in cella nel carcere di Bari, la denuncia del sindacato: "Pochi agenti per fronteggiare situazioni critiche"

Il rogo ha quindi generato fumo propagatosi nella struttura. Un addetto della sezione avrebbe dato l'allarme facendo confluire sul posto una dozzina di poliziotti in servizio nel turno, portando in salvo il detenuto e spegnendo l'incendio

Momenti di tensione, alle prime luci dell'alba di oggi, nel carcere di Bari, a seguito dell'incendio scoppiato in una cella attorno alle 5 del mattino. A darne notizia è il sindacato Sappe. Secondo una ricostruzione, un detenuto 40enne con problemi psichiatrici avrebbe inizialmente cominciato a rompere le suppellettili presenti nella stanza, per poi dare fuoco a un materasso.

Il rogo ha quindi generato fumo propagatosi nella struttura. Un addetto della sezione avrebbe dato l'allarme facendo confluire sul posto una dozzina di poliziotti in servizio nel turno, portando in salvo il detenuto e spegnendo l'incendio.

Il Sappe, nel commentare quest'episodio, sottolinea il problema della sicurezza nella struttura, chiedendo di incrementare gli organici: "E’ mai possibile che per controllare la sicurezza del carcere di Bari che ospita circa 430 detenuti, molti dei quali appartenenti a pericolosi clan del territorio, nel turno notturno vengano impiegati circa una dozzina di poliziotti? Ed in caso di eventi critici in più reparti cosa accadrebbe?" si chiede il sindacato.

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