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Venerdì, 8 Dicembre 2023
Cronaca

Operazione 'Vortice maestrale', disposto il 'carcere duro' per 3 membri del clan Strisciuglio

Il Ministero della Giustizia, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Bari, ha applicato il regime del 41 bis per 3 presunti componenti di spicco della malavita barese operanti nei quartieri Libertà, San Pio e San Paolo

Carcere duro per tre uomini che, secondo le Forze dell'Ordine, sarebbero a capo di un importante sodalizio criminale della città di Bari. Con tre decreti, tutti del 23 novembre, il Ministero della Giustizia, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Bari, ha disposto l’applicazione del regime di detenzione previsto dall’art. 41 bis dell’Ordinamento Penitenziario per Lorenzo Caldarola, Vito Valentino e Alessandro Ruta, referenti del clan Strisciuglio operanti rispettivamente nei quartieri Libertà e San Paolo della città di Bari, recentemente colpiti dall’operazione 'Vortice-Maestrale' eseguita dalla Squadra Mobile di Bari e dal Comando Provinciale Carabinieri di Bari.

Si tratta di tre componenti di spicco del criminalità locale. Caldarola sarebbe, secondo gli inquirenti, il leader incontrastato del clan Strisciuglio nei quartieri Libertà e San Pio. Le indagini eseguite, sostenute da numerose dichiarazioni di collaboratori di giustizia, avrebbero dimostrato l'attività di Caldarola nell'organizzazione di una ramificata attività di spaccio, diretta anche durante il periodo di detenzione in carcere attraverso le comunicazioni con i propri familiari oppure direttamente, utilizzando telefoni cellulari clandestinamente introdotti in carcere. L'uomo, in passato, era stato già sottoposto al regime detentivo speciale.

L'inserimento nell’associazione per delinquere di Vito Valentino sarebbe stato delineato da convergenti dichiarazioni di nuovi collaboratori di giustizia che si sarebbero saldate con altre fonti di prova ed attività di riscontro, in particolare con numerose intercettazioni ambientali, effettuate in seguito a gravi fatti di sangue (omicidi dei congiunti Luisi) avvenuti nel quartiere Libertà, che secondo gli inquirenti vedrebbe quale mandante proprio Valentino. L'uomo avrebbe ricoperto un ruolo strategico lo ha anche da detenuto: tramite 'ambasciate' con i parenti o altri canali di comunicazione, avrebbe posto le condizioni per le nuove strategie da intraprendere per il riassetto tra le varie articolazioni del clan Strisciuglio. Su Valentino gravano condanne definitive per l’omicidio di D’Ambrosio Domenico, avvenuto nel 2003, e per associazione mafiosa.

Alessandro Ruta, secondo le indagini, avrebbe assunto il ruolo di capo dell’articolazione del clan Strisciuglio nel territorio del quartiere San Paolo di Bari. L'uomo è stato condannato, in via definitiva, per associazione mafiosa nell'ambito del processo sull'operazione 'Coraggio'. Anche il suo inserimento nell’associazione per delinquere sarebbe stato descritto dalle dichiarazioni di collaboratori di Giustizia, che si sono saldate con altre fonti di prova ed attività di riscontro. Secondo gli inquirenti, Ruta avrebbe svolto il ruolo di leader anche durante il periodo di detenzione

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