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Cronaca

Carceri sovraffollate, in piazza Prefettura il sit-in degli agenti di polizia penitenziaria

Ieri la protesta organizzata dalla CISL Fns contro la mancata applicazione della legge "svuota carceri" le carenze strutturali e di personale degli istituti penitenziari

Sono scesi in piazza per richiamare l'attenzione sul problema del sovraffollamento delle carceri - a cominciare dal penitenziario barese - e denunciare la mancata applicazione del decreto "svuota carceri". Ieri in piazza Prefettura si è tenuta la manifestazione degli agenti di polizia penitenziaria organizzata dalla CISL FNS.

 

"La CISL FNS, - si legge in un comunicato - denuncia con forza la mancata applicazione della Legge “svuota carceri”, che prevede la detenzione o gli arresti domiciliari per reati che richiedono una pena residua fino a diciotto mesi e, soprattutto, il fatto che gli arrestati per reati di competenza del giudice monocratico, vengono associati presso le Case Circondariali, nonostante la norma preveda che il fermo debba essere effettuato presso le camere di sicurezza delle forze dell’ordine che procedono all’arresto, ed in casi eccezionali, il PM inquirente deve giustificare l’eventuale accompagnamento in carcere, con un decreto motivato. Tale circostanza è assolutamente inattuata. Grazie all’inerzia del Provveditore, la legge ha registrato un netto fallimento nella regione Puglia, creando non pochi problemi di affollamento degli istituti penitenziari, nonostante le minacce della Comunità Europea sul mancato rispetto dei diritti dei condannati, in termini di spazi per la detenzione".

"La CISL FNS, - prosegue la nota - ritiene che la politica attuata dai vertici del DAP, non sia assolutamente risolutiva delle carenze strutturali e umane e, che l’invecchiamento del personale, determinerà un’autogestione degli Istituti, facendo venir meno la certezza della pena e del reinserimento sociale".

"Questa O.S., - conclude il comunicato -  con il sit in del 30 aprile p.v., in Piazza Prefettura, a Bari, inizia un percorso di denuncia ai mass media, affinchè i vertici dell’Amministrazione applichino in toto le leggi dello stato, come accade già da tempo, nelle sedi del nord e del centro Italia, applicando la “Legge Severino ex GuardasigilliI” del Ministero della Giustizia, anche per un rispetto della dignità di fermati per probabili reati. Il Provveditore regionale, vorrà convocare un tavolo di confronto con procedura d’urgenza con le OO.SS. rappresentative del personale, sulla materia oggetto della manifestazione indetta da questa O.S.".

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