A Santa Rita apre la 'Casa dell'affido': "Sportello informativo e iniziative per genitori e minori"
La struttura ha l'obiettivo di promuovere la cultura dell'affidamento familiare con percorsi di supporto alla genitorialità e di mediazione interculturale
Uno sportello informativo ma anche iniziative di sensibilizzazione, sostegno e condivisione di domande e testimonianze: nel quartiere Santa Rita di Bari nasce la Casa dell'Affido, struttura con l'obiettivo di promuovere la cultura dell'affidamento familiare con percorsi di supporto alla genitorialità e di mediazione interculturale o affido per minori migranti non accompagnati. Ad ospitare la 'Casa' saranno i locali del Centro servizi per le famiglie del Municipio IV, in via dei Costruttori di Pace. A gestirla gli operatori della cooperativa Gea, con la collaborazione di numerosi enti e associazioni come Assessorato comunale al Welfare, Progetto Mamma Happy, l'Ufficio Immigrazione, Servizi socio educativi territoriali, Tribunale per i minorenni, Comunità di Accoglienza, Sprar, Asl con i Consultori e i Servizi socio sanitari, le Scuole, i centri Servizi per le Famiglie e le diverse agenzie territoriali di Bari e provincia. Complessivamente, nel 2017 a Bari, sono stati 193 i minori italiani affidati alle comunità e 210 i minori non accompagnati, cui si sommano i 105 minori che hanno iniziato un percorso di affidamento, 47 in modalità diurna e 58 con affidamento residenziale.
"Importante presidio socio-educativo"
“Oggi inauguriamo un nuovo importante presidio socio-educativo a sostegno dei minori e delle famiglie più vulnerabili - ha detto Francesca Bottalico -. Un luogo fisico ma con un valore fortemente simbolico, che nasce in una periferia dove il Welfare è fortemente impegnato, ma che si estende all’intera città attraverso un programma di iniziative itineranti che verranno realizzate in tutti i territori. Un’esperienza innovativa e sperimentale nelle sue caratteristiche, che offrirà un contesto dedicato ai temi dell’affido attraverso formazione, campagne di sensibilizzazione, sostegno alle famiglie, sportelli di ascolto, e investirà su nuove sfide educative come l’esperienza dell’Affido di minori migranti non accompagnati oltre che di minori italiani provenienti da situazioni fortemente vulnerabili”