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Cronaca Libertà / largo Mohamed Taher Pacha

Largo Pacha, Melini attacca il Comune. "Il nuovo campo? Sarà definitivo"

La consigliera comunale di 'ScelgoBari': "Lo stanziamento dei fondi da 1,6 milioni non giustifica la temporaneità degli allestimenti. Le case saranno di metallo e mancano luoghi per la socialità"

"Sono disposta a scommetterci, non saranno moduli temporanei ma rimarranno in via definitiva davanti al polo sportivo e in un'area con 3 lottizzazioni, senza una pianificazione precisa". Irma Melini, consigliera comunale recentemente passata da Forza Italia al Misto con la sua nuova formazione, 'ScelgoBari', ha affrontato,questa mattina, davanti ai giornalisti, la questione del trasferimento dei rifugiati attualmente nei capannoni dell'Ex Set nel nuovo campo da costruire in Largo Pacha, a pochi passi dalla Fiera del Levante.

L'area, scelta già nelle scorse settimane, è al centro di polemiche sia per la presenza di rifiuti (anche pericolosi, per cui è stata attivata la bonifica dal Comune), di alcune roulotte in cui vivono nuclei familiari con bambini, nonché per la contrarietà dei residenti del quartiere Marconi e del Villaggio Trieste alla costruzione del campo. Melini ha puntato il dito sul budget complessivo per la realizzazione dei circa 40 alloggi, pari a 1,2 milioni di euro messi a disposizione dal Ministero dell'Interno, a cui se ne aggiungeranno altri 400mila del Comune per la costruzione di bagni e altre infrastrutture: "Lì - spiega Melini - non ci manderei neppure mia nipote. Si tratta di prefabbricati in ferro che ospiteranno 6 persone ciascuno. All'interno vi saranno 3 letti a castello e un cucinino alimentato con energia elettrica. In caso di pioggia, per andare in bagno, i migranti dovrebbero attraversare il campo. Mancano, inoltre luoghi per la socialità. Quando il campo verrà costruito trascorrerò un paio di notti là e invito il sindaco a fare altrettanto. Sono sicura - aggiunge - che verrà a crearsi una specie di secondo Cara perché non riusciamo a comprendere come si possano spendere tutti questi soldi per un campo da 200 posti quando ci sono solo 80 migranti dell'ex Set da trasferire qui. Mi chiedo - aggiunge ancora - se l'assessore al Welfare abbia fatto un sopralluogo, vista la presenza di rifiuti denunciata nei giorni scorsi".

C'è anche un altro rischio,  quello di veder completato il campo non prima di 5-6 mesi, a causa della lentezza con cui si sta affrontando la questione. Nell'occhio del ciclone, la delibera di variante in procinto di passare al vaglio del Consiglio comunale, per trasformare l'area di Largo Pacha e via Portoghese da parcheggio a luogo per l'accoglienza: "Prima - attacca Melini - la Giunta Decaro ne aveva ribadito l'urgenza. La aspettiamo da giovedì scorso. Evidentemente ci sono problemi nella Maggioranza, anche perché il Municipio III ha all'unanimità rigettato l'ipotesi. Successivamente,, invece, abbiamo visto il presidente Spizzico ritrattare. Tra l'altro,  - rimarca Melini - in tutto ciò era stato coinvolto anche il Municipio I poiché l'alternativa poteva essere Punta Perotti" a quanto pare bocciata dall'assessore Galasso perché troppo ventosa.

Largo Pacha, discarica a cielo aperto: rottami e rifiuti

Nel frattempo, in Largo Pacha, si attende la pulizia definitiva: cumuli di rifiuti sono tutt'ora presenti all'interno dell'area occupata da un casolare: una parte della discarica non è riparata da teli e lo spettacolo è eloquente, ovvero un cumulo di rottami e altra immondizia. Nei giorni scorsi il Comune aveva intimato ai proprietari del suolo di intervenire, annunciando anche l'avvio delle operazioni di messa in sicurezza riguardanti alcuni pezzi di amianto rinvenuti all'interno, così come delle procedure di trasferimento delle famiglie abusive, non ancora pienamente avvenuto. Questione, evidentemente, di tempi tecnici. 

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