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Martedì, 16 Aprile 2024
Cronaca

Una corona d'alloro per ricordare le vittime della resistenza al porto: la cerimonia nel 78esimo anniversario della cacciata dei nazisti

Il sindaco di Bari, Antonio Decaro, ha deposto una corona d'alloro in memoria di quanti persero la vita il 9 settembre del 1943 per difendere anche la città vecchia

Una corona d'alloro per ricordare quanti persero la vita nella difesa del porto di Bari dall'attacco delle truppe naziste durante la Seconda guerra mondiale. A deporla sotto la lapide con i nomi delle vittime al Palazzo della vecchia dogana questa mattina, è stato il sindaco Antonio Decaro, durante la cerimonia per il 78esimo anniversario dell'evento, organizzata con l'ANPI, l'IPSAIC, la CGIL Camera del Lavoro di Bari, il Coordinamento Antifascista e l'ARCI Bari ricordano il 78° anniversario della difesa del Porto di Bari dall'attacco delle truppe naziste.

"Nel 78° anniversario di un evento importante, che ha segnato la storia della città di Bari durante la seconda guerra mondiale, siamo qui per ricordare, ancora una volta, l’impegno della nostra comunità in difesa della libertà e il coraggio di tante persone comuni - donne, uomini e ragazzini - che insieme, quel giorno, hanno rischiato la vita per difendere il porto e la città vecchia dall’attacco dei nazisti offrendo un contributo determinante alla lotta di liberazione - ha detto Decaro -. Rendiamo omaggio alla storia con una commemorazione nella nostra città, in cui la storia è scritta su pagine di pietra come questa lapide, che ricorda la difesa del porto del 9 settembre del ’43, o come le pietre di inciampo che in questi anni, grazie alla collaborazione con le associazioni impegnate a custodire la verità della storia, sono state installate in una serie di strade e piazze teatro di eventi rilevanti, ad esempio quella che in largo Maurogiovanni ricorda il gesto di Michele Romito, che a soli 14 anni con il lancio di una bomba, esattamente 78 anni fa, fermò l’avanzata della colonna di carri tedeschi". Il primo cittadino ha poi aggiunto come ricordare sia "fondamentale non solo per evitare di ripetere errori gravissimi ma soprattutto perché i più giovani comprendano che ciò che viviamo oggi, la democrazia, la libertà, la pace, non sono condizioni scontate e immutabili ma il frutto di una grande mobilitazione popolare, il portato del coraggio e del sacrificio di migliaia di uomini e donne che hanno avuto la forza di opporsi alla violenza e alla barbarie nazifascista".

A seguire, presso la pietra d'inciampo in largo Maurogiovanni, alla presenza dell’assessore al Patrimonio Vito Lacoppola, si è tenuta una breve cerimonia per omaggiare il contributo determinante di Michele Romito e dei ragazzi di Bari vecchia, nonché dei militari guidati dal generale Bellomo, all’esito di quella giornata memorabile. Nel pomeriggio, alle ore 18, è invece previsto al Centro polifunzionale degli studenti in piazza Cesare Battisti - palazzo ex Poste, che fu epicentro della resistenza a Bari - l'intervento dell’assessore alle Culture Ines Pierucci durante la manifestazione promossa dal Coordinamento Antifascista in collaborazione con l’Università e il Comune di Bari: nell’occasione saranno letti alcuni brani dell’inchiesta giornalistica di Antonio Rossano, con la ricostruzione delle vicende di quei giorni, pubblicata nel 1973 sulle pagine della Gazzetta del Mezzogiorno.

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