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Cronaca

Futuro dei lavoratori e dei migranti del Cara, incontro in Prefettura per 'Noi con Salvini': "Serve chiarezza"

Una delegazione ha incontrato il viceprefetto: "Smentita l'ipotesi chiusura. Vogliamo certezze su come sarà effettuato il ricollocamento degli ospiti. Più sicurezza in città a partire da Libertà"

"Vogliamo chiarezza e informazioni precise. Intendiamo tutelare le sensibilità del territorio senza soffiare sul fuoco delle polemiche": una delegazione del movimento politico 'Noi con Salvini' è stata ricevuta, questa mattina, in Prefettura a Bari, per fare il punto sull'ipotesi, circolata nelle scorse settimane, della chiusura del Centro Accoglienza Richiedenti Asilo di Palese e sul futuro dei 160 lavoratori della struttura alla luce del nuovo bando triennale per la gestione, non ancora espletato. Il coordinatore regionale del movimento, Rossano Sasso, assieme a quello provinciale Giovnani Riviello e al consigliere comunale barese Giuseppe Carrieri, hanno avuto un incontro con il viceprefetto. Smentita l'ipotesi della chiusura del Cara, attualmente sovraffollato, che potrebbe andare verso una riduzione delle presenze dei migranti, attualmente in 1300 a fronte di circa 700-800 posti effettivi: "Se vi sarà accoglienza diffusa sul territorio barese e metropolitano - ha spiegato Sasso - chiediamo di evitare il dislocamento dei migranti in realtà già provate come alcune città della Murgia oppure in zone come il quartiere Libertà. Abbiamo anche richiesto di velocizzare le pratiche per lo status di rifugiato".

"Chiarezza sul futuro dei lavoratori del Cara"

La delegazione, inoltre, ha voluto chiarimenti proprio sul bando in corso, da 21 milioni di euro: "Comprende quattro pacchetti - specifica Carrieri, ovvero amministrazione, pasti, pulizia e forniture come pocket money e schede telefoniche. Quest'ultimo non avrebbe ricevuto offerte. A quanto pare si sta valutando se assegnare gli altri lotti comunque o aspettare per espletare la gara completa. La questione, per noi, riguarda cosa ne sarà dei lavoratori. Come denunciato anche dai sindacati, la base d'asta per i servizi di pulizia è molto bassa, rispetto, ad esempio a quella per i pasti. Crediamo che ciò possa avere conseguenze sugli stipendi dei dipendenti. In ogni caso, dalla Prefettura, ci hanno assicurato che verrà applicata la lausola di salvaguardia per i lavoratori" che, dunque, non rischierebbero il posto, potendo essere assorbiti dalla società vincitrice del bando, sostituendosi alla cooperativa Auxilium, attiva dal 2008. La delegazione, infine, ha chiesto più sicurezza e pattugliamenti in città: "Nel giardino Mimmo Bucci del quartiere Libertà - specifica Carrieri - serve un presidio dinamico delle forze dell'ordine, per prevenire i reati".

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