Cieco guida la moto, assolto dall'accusa di truffa: "Solo un irresponsabile"
Il caso di un 59enne barese: gli investigatori avevano ritenuto fosse un falso cieco, poichè svolgeva attività non compatibili con il suo stato. Ma nel processo ha dimostrato di essere realmente invalido
Dalle indagini della Finanza, condotte anche attraverso pedinamenti e appostamenti, era risultato che, nonostante la cecità per la quale riceveva pensione di invalidità e indennità di accompagnamento, guidava la moto e faceva volantinaggio. Per questo gli investigatori avevano ritenuto che l'uomo - il 59enne barese Francesco Caringella - fosse un falso invalido, facendo anche scattare, a suo carico, il sequestro di 225mila euro, equivalenti alla presunta truffa.
Ma nel processo in cui veniva accusato di truffa aggravata ai danni dell'Inps l'uomo è stato assolto "perchè il fatto non sussiste". Il 59enne, infatti, attraverso il suo difensore, l'avvocato Antonio Falagario, e sulla base di consulenze mediche, ha dimostrato di essere realmente invalido, in quanto affetto da retinite pigmentosa degenerativa, che gli consente di percepire soltanto luci e ombre. L'aver svolto attività come quella di condurre una moto, dunque, è - come rilevato dal legale dell'uomo - da "irresponsabile, ma niente di più".