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Cronaca

"Sei eterosessuale?", domanda discriminatoria nel questionario di lavoro: "Omofobia non è solo pestaggi"

La vicenda riguarda un ragazzo che aveva risposto ad un annuncio per animatori. Tra i quesiti anche la domanda sull'orientamento sessuale. Mixed Lgbtqi: "Inconcepibile. Siamo sconcertati"

Cerca lavoro come animatore per l'estate ma nel compilare un questionario sottoposto dall'azienda gli viene chiesto il suo orientamento sessuale. L'episodio è stato denunciato da Mixed Lgbtqi attraverso un post su Facebook in cui viene spiegata una vicenda avvenuta nei giorni scorsi. E' stato proprio un giovane barese che frequenta l'associazione a rivolgersi per chiedere sostegno.

"Sei eterosessuale, si o no?"

Tutto comincia quando il ragazzo trova un annuncio per un lavoro nel settore dell'animazione, contattando i riferimenti dell'azienda di recruiting. Il giovane viene contattato per effettuare un colloquio nel Nord Italia ma, non potendo andarci, gli viene detto che potrà sostenerlo a distanza. Prima, però, deve compilare un questionario. Lì assieme alle classiche domande su età, residenza e studi, trova anche un quesito posto in maniera secca, "Eterosessuale; si) no)" con la richiesta di barrare una delle due caselle: "Siamo rimasti sconcertati - ha dichiarato Leoluca Armigero, di Mixed Bari - perché si tratta di informazioni che nulla hanno a che vedere con un colloquio di lavoro. E' assurdo rivolgersi per cercare un impiego e trovarsi di fronte a un questionario di tale tipologia. A livello europeo ci sono delle norme che impediscono questo tipo di domande. Ciò è totalmente inconcepibile".

"L'omofobia non è solo un pestaggio in centro"

Un questionario, dunque, con una domanda di default, posta a tutti, indistintamente? "C'è chi, probabilmente - aggiunge Armigero - non si rende conto dell'inutiltà della domanda perché non ha una formazione o una sensibilità adeguate. Porre domande sul proprio orientamento sessuale è un modo sottile per fare discriminazione. L'omofobia non è solo un pestaggio in centro. Volevamo portare all'attenzione di tutti questo tipo di atteggiamento, tenendo presente che, la legge regionale sull'omofobia, non ancora approvata dal Consiglio regionale pugliese, vuole fare chiarezza proprio siu questi aspetti".

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