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Cronaca

Concorsi truccati a cardiologia, assolti quattro medici

La sentenza a undici anni di distanza dall'avvio delle indagini. I quattro cardiologi sono stati assolti dai reati di falso, concussione e tentata estorsione. Prescritto il reato di associazione per delinquere

Undici anni dopo l'avvio delle indagini, quattro cardiologi sono stati assolti dai reati di falso, concussione e tentata estorsione.

Lo ha deciso il gup di Bari Antonio Diella al termine processo con rito abbreviato sul presunto gruppo accusato di aver pilotato i concorsi universitari di cardiologia tra la fine degli anni Novanta e il 2002.

Il giudice ha dichiarato il non luogo a procedere per prescrizione del reato di associazione per delinquere nei confronti di tre degli imputati; ha assolto dal reato associativo ''per non aver commesso il fatto'' un quarto imputato.

Altri cinque imputati, tra cui il docente barese ritenuto dall'accusa il promotore dell'associazione per delinquere, sono a giudizio con rito ordinario con le stesse accuse.

Nel gennaio 2012, in sede di udienza preliminare, il gup Antonio Diella, aveva dichiarato l'incompetenza territoriale per 13 dei 22 imputati, spacchettando così il processo in cinque diversi fascicoli destinati ad altrettanti tribunali (Pisa, Brescia, Firenze, Palermo), in base al luogo dove si svolsero i concorsi ritenuti truccati. L'inchiesta nel giugno del 2004 portò agli arresti domiciliari cinque cardiologi. Stando alla tesi della Procura, i medici avevano condizionato preliminarmente l'esito di numerosi concorsi a primario e ricercatore e anche l'assegnazione di dottorati in ricerca, intervenendo sulla composizione delle commissioni giudicatrici, in modo che fossero presiedute o comunque formate da medici amici.

I difensori di due dei cardiologi a processo, assolti oggi a Bari assieme a due loro colleghi, ''esprimono soddisfazione per l'esito del processo essendosi i professori liberati, con sollievo, di un grande peso che da lungo tempo influenzava negativamente la loro vita personale e professionale''. Lo affermano in una dichiarazione gli avvocati Michele Laforgia e Alessandro Dello Russo riferendosi alla sentenza emessa oggi al termine del processo con rito abbreviato sul presunto gruppo criminale che per anni - secondo la Procura di Bari - avrebbe truccato i concorsi di cardiologia. (Ansa)

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