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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Appartamenti, terreni e un centro ippico: confiscati i beni del boss Stramaglia

Sigilli della Dia al patrimonio da un milione e mezzo di euro degli eredi di Stramaglia, assassinato il 24 aprile 2009, e considerato dagli inquirenti il luogotenente del boss Savino Parisi

Scatta la confisca per i beni sequestrati ad agosto 2012 dalla Direzione Investigativa Antimafia agli eredi del defunto boss Angelo Michele Stramaglia, vicino al clan Parisi, assassinato il 24 aprile 2009.

La confisca, del valore di 1,5 milioni di euro, riguarda terreni, locali e appartamenti a Valenzano, ma anche un centro ippico a Orta di Atella, nel casertano, completo di box e attrezzature sportive come la giostra per l'allenamento dei cavalli.

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L'operazione è stata eseguita dal Centro Operativo della Dia di Bari che ha impiegato 25 agenti.

Le indagini condotte hanno dimostrato come i cavalli gestiti dal centro ippico erano in realtà nella piena disponibilità di Stramaglia, esponente di spicco della criminalità organizzata locale e da sempre considerato il luogotenente del boss Savino Parisi. I beni sono quindi risultati il frutto delle attività illecite di Stramaglia, anche se intestati alla moglie o ad altri prestanome.

Anche dopo l'omicidio del capo clan, "e' apparso chiaro ed evidente - dalle indagini della Dia - il coinvolgimento degli eredi nella gestione del patrimonio da cui ricevevano ritorni economici, costituiti anche dalla liquidazione dei proventi derivanti dalla gestione dell'allevamento e dalle competizione cui partecipavano i cavalli. Peraltro, l'inesistenza di capacita' patrimoniali in capo ai prestanome idonee a giustificare ogni forma di investimento hanno dato sostanza alla ipotesi di effettiva gestione degli affari da parte del boss Stramaglia e quindi dei suoi eredi".

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