Venticinque treni fermi in deposito e servizio a rischio caos. Giovedì nero per i pendolari delle Ferrovie Sud Est. Da questa mattina, infatti, è scattato lo stop alla circolazione di 25 treni Atr 220, disposto dall'Ustif (l'organo del Ministero delle Infrastrutture che vigila sulla sicurezza delle reti in concessione) in seguito ad alcuni potenziali rischi per la sicurezza riscontrati sui convogli.

La sospensione - la cui durata, al momento, non è stata ancora determinata - ha avuto inevitabili ripercussioni sul servizio, con una drastica riduzione delle corse e conseguenti disagi per i pendolari. Lo stop ha comportato la cancellazione di circa il 30% delle corse ferroviarie, sostituite da bus. Da questa mattina, solo quattro treni sarebbe regolarmente partiti. E da lunedì, con la riapertura delle scuole, i disagi rischiano di aggravarsi.

I problemi che hanno determinato il provvedimento dell'Ustif, riscontrati nel corso di un'ispezione avvenuta il mese scorso, riguarderebbero in particolare l'usura di carelli e ruote. In realtà, di tali criticità si era già parlato a luglio, quando la Filben - la ditta che fino a poco tempo prima gestiva la manutenzione dei convogli - aveva lanciato l'allarme sulla carenza di manutenzione e sulla non conformità dello spessore delle ruote. L'azienda però ha fatto sapere che i convogli erano già stati sottoposti a verifiche, e che comunque le condizioni delle ruote erano comunque in linea con i parametri di sicurezza italiani. Inoltre, l'azienda afferma di aver comunque già avviato la sostituzione quando è stato notificato il provvedimento dell'Ustif.

In mattinata, è previsto un incontro tra le Ferrovie Sud Est e i rappresentanti dell'Ustif per esaminare la situazione e cercare una soluzione che eviti la paralisi del servizio.