L'anno disastroso per i fotografi di cerimonie ed eventi in Puglia: "Distrutti dal coronavirus, 2020 da dimenticare"
Le federazioni regionali di Confartigianato e Cna "hanno richiesto congiuntamente un tavolo regionale urgente per poter discutere di tutele rafforzate" per i professionisti del settore
Un "intero anno di black out" per i fotografi "a causa del rinvio al 2021 di tutti gli eventi di aggregazione quali matrimoni, battesimi, comunioni ma anche di quei servizi legati alla promozione turistica del territorio, alle sfilate di moda, al lancio di nuove collezioni ed agli altri eventi a carattere stagionale, che non potranno essere recuperati”: un vero e proprio disastro economico causato dall'epidemia coronavirus anche in Puglia per in professionisti del settore, a causa dei mancati eventi, in gran parte annullati o rinviati al 2021.
"Contrariamente alle attività che vedranno una ripresa, seppur lenta, con il graduale riavvio della mobilità sociale, per noi fotografi si prospetta un intero anno di black-out - spiega Michele Marrano – Presidente regionale dei fotografi di Confartigianato – che lancia l’allarme per un’intera categoria di professionisti finora esclusa dalle ribalte della comunicazione".
"I fotografi, infatti, a dispetto dell’opportunità di poter continuare ad esercitare l’attività - dice Marrano - , registrano un crollo totale delle commesse attuali e future a causa dell’annullamento delle cerimonie religiose, degli eventi fieristici e dell’attività di promozione pubblicitaria da parte delle aziende. Preoccupa, soprattutto, quanto sta accadendo con riguardo all’intera filiera del wedding, fino a qualche mese fa così rigogliosa in Puglia ed ora tragicamente messa in ginocchio dall’avvento del Covid-19. Il risultato è che, sebbene formalmente in condizione di lavorare, queste imprese di fatto si ritrovano in uno stato di “fatturato zero”, con l’aggravante , rispetto ad altre. di non poter pensare ad una prospettiva di operatività concreta nel medio periodo. Le federazioni regionali di Confartigianato e Cna "hanno richiesto congiuntamente un tavolo regionale urgente per poter discutere di tutele rafforzate a favore della categoria all’interno dei redigendi strumenti di sostegno e per programmare attività specifiche per il settore, anche al fine di impiegare al meglio un altrimenti infruttuoso periodo di riposo forzato".