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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Covid-19, l'indagine Istat-Ministero della Salute: meno dell'1% dei pugliesi è entrato in contatto con il virus

A dirlo sono i primi dati dell’indagine di sieroprevalenza sul SARS-CoV-2 condotta da Istat e Ministero della Salute. L'epidemiologo Lopalco: "Il 97,5% degli italiani non ha mai incontrato il virus. Covid-19 non ha niente a che vedere con l'influenza"

In Puglia circa lo 0,9% della popolazione è entrata in contatto con il Coronavirus, sviluppando gli anticorpi. E' quanto emerge dai primi risultati provvisori dell'indagine di sieroprevalenza condotta da Istat e Ministero della Salute con la collaborazione della Croce Rossa dal 25 maggio al 15 luglio.

A livello nazionale, dai primi dati emerge che 1 milione 482 mila le persone, il 2,5% della popolazione residente in famiglia (escluse le convivenze), sono risultate con IgG positivo, ovvero hanno sviluppato gli anticorpi per il SARS-CoV-2. Quelle che sono entrate in contatto con il virus - secondo quanto emerge dalla rilevazione - sono dunque 6 volte di più rispetto al totale dei casi intercettati ufficialmente durante la pandemia, attraverso l’identificazione del RNA virale, secondo quanto prodotto dall’Istituto Superiore di Sanità.

L'indagine ha messo in luce anche differenze territoriali molto accentuate. La Lombardia raggiunge il massimo con il 7,5% di sieroprevalenza: ossia 7 volte il valore rilevato nelle regioni a più bassa diffusione, soprattutto del Mezzogiorno. Il caso della Lombardia è unico: da sola questa regione assorbe il 51% delle persone che hanno sviluppato anticorpi. Molto più bassi invece i dati del Mezzogiorno, con la Puglia che si attesta al 0,9%. (Qui i dati completi regione per regione)

Lopalco: "Il 97,5% degli italiani non ha mai incontrato il virus"

A commentare i dati, con un post su Fb, è intervenuto anche Pier Luigi Lopalco, l'epidemiologo a capo della task force regionale per l'emergenza epidemiologica. "Mi ero sbagliato - scrive Lopalco - Nel post precedente avevo azzardato una stima del livello di suscettibilità al SARS-CoV-2 in Italia dicendo che almeno il 90% degli italiani al nord ed il 99% al sud non avevano mai incontrato il virus. In serata sono stati diffusi i risultati preliminari della indagine sieroepidemiologica nazionale. Mi ero sbagliato. La quota di suscettibili al Sud è superiore al 99%. In Puglia è il 99,1%. Al Nord solo la Lombardia si discosta sensibilmente dalla media nazionale ma sempre con un limitatissimo 7,5%. Il 97,5% degli italiani - sottolinea l'epidemiologo - non ha mai incontrato il virus. Difficile crederlo, ma la prima ondata di COVID-19 in Italia altro non è stata che una breve passeggiata del virus in una porzione limitatissima di popolazione". "Cosa ci dicono, a caldo, questi dati? - prosegue Lopalco - Per una valutazione più attenta dovremo leggere il report completo con intervalli di confidenza e prevalenza per fasce di età. Ma possiamo almeno fare qualche semplice riflessione: 1. In Italia i casi di infezione sono stati in tutto 1,5 milioni. Questo vuol dire che il sistema di sorveglianza (i famigerati tamponi) hanno individuato un caso su 6. Per un sistema di sorveglianza del genere, cioè basato su conferma di laboratorio, è un'ottima performance. 2. La letalità stimata sul totale delle infezioni è del 2,3%. 3. Lo spauracchio degli asintomatici che appestano il mondo deve essere un po' rivisto. 4. Si mette la parola fine su un'altra querelle: il coronavirus non si trasmette per aerosol, altrimenti avremmo avuto dati di prevalenza a due cifre. 5. Il virus ha ancora praterie di suscettibili da infettare, come direbbe Raffaella Carrà, da Trieste in giù. Insomma COVID-19 non ha niente a che vedere con l'influenza, che è molto più contagiosa e molto meno letale. Si può mantenere sotto controllo con un attento controllo dei focolai e l'individuazione precoce dei super-diffusori. E con un briciolo di buonsenso da parte dei cittadini che, a fronte della protezione della salute propria e dei propri cari, devono fare dei minimi sforzi: evitare luoghi affollati, lavarsi le mani e mettere la mascherina quando serve".

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