L'ospedale 'Miulli' riconvertito in tempi record a centro per il coronavirus: trecento posti letto dedicati
Il grande ospedale è stato quindi 'spacchettato' con una riconfigurazione dell'organizzazione e dei percorsi, destinandone la metà, un settore di 4 piani, all’assistenza sanitaria dei pazienti Covid
Apre, in tempi molto rapidi, un intero settore dell'Ospedale 'Miulli di Acquaviva delle Fonti, trasformato in presidio Covid-19 della provincia di Bari. La struttura ospiterà i pazienti affetti da coronavirus nell'area metropolitana barese. Già attivati 14 posti letto di Terapia Intensiva e 44 di Malattie Infettive, ai quali domani se ne aggiungeranno altri 44, superando a regime i 300 posti letto interamente dedicati al Covid. La Terapia Intensiva, inoltre, sarà ulteriormente potenziabile sino a un massimo di 72 posti letto non appena arriveranno i ventilatori meccanici ordinati alla Protezione Civile.
Il grande ospedale è stato quindi 'spacchettato' con una riconfigurazione dell'organizzazione e dei percorsi, destinandone la metà, un settore di 4 piani, all’assistenza sanitaria dei pazienti Covid. Fondamentale la possibilità di utilizzare stanze di degenza tutte a pressione negativa, cioè in grado di consentire un isolamento assoluto dell’ambiente. Uno sforzo imponente per mettere assieme i tre reparti cardine nella lotta al Covid, appunto terapia intensiva, pneumologia e malattie infettive, all’interno di una struttura completamente dedicata, separata e isolata dal resto dell’Ospedale, sin dall’arrivo in pronto soccorso e lungo i percorsi per la presa in carico e gestione del paziente nell’area Covid. Riorganizzazione logistica e strutturale da un lato, potenziamento della diagnostica dall’altro, grazie ad una modernissima TAC 256 slices collocata nell’area dedicata ai pazienti Covid. Infine, è stato approntato un percorso differenziato per le donne gravide con sospetto Covid, rendendo così assolutamente sicuri anche i momenti più delicati della maternità e della nascita..