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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Dal 18 in Puglia riaprono anche bar e ristoranti: c'è l'ok del Governo dopo l'incontro con le Regioni

L'apertura riguarderà anche parrucchieri e centri estetici che andranno ad affiancarsi a negozi di abbigliamento e di altri generi di merce ancora chiusi. Restano ferme palestre, piscine, discoteche, sale teatrali e cinematografiche

Dal 18 maggio in Puglia riapriranno anche bar e ristoranti: è quanto emerso dall'incontro in videoconferenza tra il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, i ministri degli Affari Regionali e della Salute, Francesco Boccia e Roberto Speranza, e i presidenti di Regioni e province autonome per definire il secondo passo in avanti della Fase 2 dell'epidemia covid-19.

L'apertura riguarderà anche parrucchieri e centri estetici che andranno ad affiancarsi a negozi di abbigliamento e di altri generi di merce ancora chiusi. Nei prossimi giorni saranno completate le linee guida dell'Inail per le norme da seguire da parte dei negozianti, ovvero distanziamento, sanificazioni, mascherine e altri dispositivi di protezione per prevenire i contagi. Il governo ha dato una 'cornice' nazionale per le riaperture ma i governatori potranno anche integrare eventuali aspetti in particolare. Restano chiusi, per ora, teatri, cinema, piscine, palestre e locali da ballo. Entro venerdì saranno fornite le linee guida sulla base anche delle rilevazioni dell'Inail. Aperture e chiusure potranno avvenire su base regionale e il governo avrà la possibilità di intervenire nel caso la curva dei contagi risalga oltre i limiti.

Emiliano: "Accettate richieste Regioni"

Al termine del confronto è intervenuto il presidente pugliese Michele Emiliano: "Il Governo ha accettato la richiesta delle Regioni di consentire, a partire dal 18 maggio, la riapertura delle attività economiche lasciando a ciascuna regione, in funzione dell’effettivo pericolo epidemiologico, la decisione in margine ai tempi e alle specifiche modalità di esecuzione delle attività. Ho altresì richiesto di conoscere  - ha aggiunto Emiliano - per quale ragione il ministro degli Esteri Di Maio, in materia non pertinente alla sua delega, abbia sferrato alle regioni un attacco cosi ingiusto accusandole di non avere terminato l’istruttoria delle pratiche presentate dalle aziende per la cassa integrazione in deroga. Ho specificato che la Puglia ha terminato questo lavoro, pertanto l’Inps può procedere senza indugio alla immediata liquidazione della Cigd".

"Infine - ribadisce Emiliano - ho chiesto al Presidente del Consiglio e al Ministro della Salute di conoscere qual è il numero di tamponi ritenuto ottimale per la Fase 2, visto che la Puglia sta facendo investimenti milionari per l’acquisto di macchinari e reagenti per arrivare ad effettuare fino a diecimila tamponi al giorno. In particolare, ho chiesto se non fosse il caso di individuare la soglia di tamponi ritenuta sufficiente e di procedere agli acquisti di macchinari e reagenti in modo collettivo, non mettendo in concorrenza in un mercato scarso di forniture le singole regioni, precisando che questi acquisti ricadranno nel budget della protezione civile per l’emergenza Covid, e quindi dovranno essere sostenuti dallo Stato”.

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