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Cronaca

Ordinanza scuole pugliesi, il Ministero dell'Istruzione alla Regione: "La ritiri o tenga conto del Dpcm. Famiglie disorientate"

Per il Miur occorre "scongiurare un insostenibile conflitto tra scuole e famiglie, alimentato da indicazioni che incentivano scelte unilaterali da parte di queste ultime sull'attivazione della didattica a distanza"

"Nelle prossime ore" verrà "formalizzata da parte del Ministero dell'Istruzione una richiesta di ritiro o revisione dell'ordinanza regionale che tenga conto di quanto previsto dal Dpcm dello scorso 3 novembre per le zone cosiddette 'arancioni', Puglia compresa, a tutela del diritto all'istruzione, dell'autonomia scolastica, nonché dei principi che sono alla base del Sistema Nazionale di Istruzione". Lo afferma una nota del Miur. Si prospetta, dunque, un nuovo capitolo dello scontro tra il Ministero e la Regione Puglia dopo che quest'ultima, pochi giorni fa, ha emesso un'ordinanza con cui gli studenti pugliesi possono decidere se partecipare alle lezioni in presenza o proseguire con la didattica a distanza. 

La decisione della Regione era arrivata dopo la sentenza del Tar Puglia che aveva 'riaperto' Elementari e Medie dopo il Dpcm del governo che inserisce la Puglia in zona arancione, consentendo minori restrizioni alla didattica in presenza rispetto al provvedimento della Regione del 28 ottobre scorso, in cui si stoppavano le lezioni a scuola per ridurre i contagi covid. 

"Stanno pervenendo al Ministero - si legge nella nota - numerose segnalazioni da parte della comunità scolastica pugliese e delle famiglie che manifestano confusione e disorientamento", per questo occorre "scongiurare un insostenibile conflitto tra scuole e famiglie, alimentato da indicazioni che incentivano scelte unilaterali da parte di queste ultime sull'attivazione della didattica a distanza". Il Ministro aggiunge che "quest'anno sono stati già oltre 510 i milioni di euro stanziati per le scuole pugliesi, tra fondi per l'edilizia e risorse per l'emergenza", e sottolinea che si è "lavorato incessantemente per un rientro in sicurezza e per preparare il sistema scuola all'eventuale ritorno alla didattica digitale a distanza". Ma "in Puglia, ad oggi - conclude Viale Trastevere - è stato speso il 61,94% delle risorse assegnate rispetto al totale. Quanto alle risorse per affitti, noleggi e adeguamento spazi, solo il 42% degli enti locali beneficiari della Regione Puglia che sono stati autorizzati ha attivato contratti di affitto e noleggio per garantire il distanziamento imposto dall'emergenza Covid".

(Foto Ansa)

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