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Cronaca

Il punto di Lopalco sul covid in Puglia: "Le scuole? Non le avrei aperte a settembre. Col vaccino in sicurezza i più fragili"

L'assessore intervistato da 'Un giorno da pecora' su Rai Radio 1: "Bisogna concentrarsi ora, dire alla gente 'adesso statevene a casa, statevene buonini', perché se stiamo buonini adesso è probabile che tra 14 giorni magari negli ospedali si possa cominciare a respirare"

"Fosse stato per me le scuole non le avrei aperte, già a settembre. Magari le avrei tenute aperte a luglio e agosto": è quanto affermato dall'assessore pugliese alla Sanità, l'epidemiologo Pier Luigi Lopalco, intervistato nel corso del programma di Rai Radio1 'Un giorno da pecora'.

L'esponente della Giunta Emiliano è intervenuto rispondendo a numerose domande sullo stato della pandemia Covid: "Ci sarebbe stata comunque una seconda ondata" ha aggiunto, anche se avessimo allungato di qualche mese il lockdown del marzo scorso, "perché comunque questo virus continua a circolare in maniera completamente nascosta. Ormai è un virus endemico, non andrà più via. Il vaccino" che verrà "potrà cambiare il nostro modo di vivere - ha ribadito - E' probabile che con il vaccino metteremo in sicurezza le persone più fragili e potremo vivere un po' più tranquillamente. E poi comunque, a mano a mano che arriveranno le nuove ondate" che continueranno a susseguirsi, "saranno sempre più lievi", ha precisato lo scienziato. "Non voglio spaventare", ma "l'influenza fa un'ondata l'anno - ha osservato Lopalco - Probabilmente sarà così anche per il coronavirus" Sars-CoV-2 che "diventerà una malattia stagionale autunno-invernale"

Per quanto riguarda la situazione attuale, Lopalco spiega che al momento, in Puglia, l'indice di contagio Rt è "al di sotto dell'1,5, all'1,44", per un valore "stabile". I numeri, però, impongono attenzione:"Per fare un esempio in una stagione influenzale il picco si manifesta con un Rt di 1,2: noi siamo a 1,4 con una malattia che comunque provoca polmonite". L'assessore, poi, chiarisce la sua posizione in merito al 'colore' della zona di restrizioni anticovid in cui la Puglia dovrebbe essere inserita allo stato attuale delle cose: "Se ci atteniamo ai famosi 21 indicatori, all'algoritmo calcolato dal cervellone, noi siamo arancioni. I dati sono quelli e tra l'altro stiamo facendo uno sforzo per ripulirli, affinché siano chiari e trasparenti. Gli operatori - afferma però Lopalco -  sono stanchi, sono molto stressati, stanno lavorando da tanto tempo, quindi" dal punto di vista di un sanitario "qualunque iniziativa che possa allentare la morsa" di Covid-19 "sugli ospedali e sul sistema territoriale è benvenuta". In Puglia "per il momento il sistema regge", precisa, e comunque relativamente al 'colore' "qualunque decisione viene presa di concerto col Governo".

Lopalco interviene anche sulla questione dei test fai da te: "Dobbiamo vedere come funzionano. Abbiamo già tanti test che funzionano abbastanza bene, sono quelli rapidi, quelli con la macchinetta portatile. Se funzionano bene, ovviamente può essere una bella svolta".

Infine, uno sguardo alla prospettiva delle prossime settimane: "Mi metto nei panni di chi lavora nelle terapie intensive, nel 118, di chi sta in prima linea" in questa guerra contro Covid-19. "Dire che si sta cominciando a pensare al Natale un po' mi fa specie. Bisogna concentrarsi ora - esorta - dire alla gente 'adesso statevene a casa, statevene buonini', perché se stiamo buonini adesso è probabile che tra 14 giorni magari negli ospedali si possa cominciare a respirare".

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