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Cronaca Bari Vecchia / Piazza San Pietro

Tamburi e palloncini colorati per dire no alle mafie, la Carovana di Libera attraversa Bari vecchia

Il corteo della Carovana Antimafie si è snodato per le strade del borgo antico, toccando i luoghi simbolo della lotta alla criminalità: i beni confiscati ai clan

Il corteo, lungo e colorato, è partito da piazza San Pietro, nel cuore di Bari vecchia: uno dei luoghi simbolo della lotta alla criminalità organizzata, dove sorge l'edificio confiscato al clan Capriati, oggi diventato un centro servizi per ragazzi che ospita le attività organizzate da Libera, Arci e Comune di Bari.

"Se sai contare inizia a camminare", questo lo slogan scelto dagli organizzatori per la sedicesima edizione della Carovana Antimafie di Libera, che resterà a Bari fino a domenica prossima, 14 aprile. Ieri la Carovana ha attraversato il borgo antico, al ritmo scandito dai tamburi dei Timpanisti Nicolaus Barium. Per le strade tanti giovani delle associazioni, con le bandiere e i palloncini colorati di Libera, ma anche tanti semplici cittadini.

Tra le tappe del corteo, la piazzetta in cui, la sera del 12 luglio 2001, il 16enne Michele Fazio rimase ucciso per errore in una sparatoria tra clan. Sul balcone della loro abitazione Lella e Pinuccio, i genitori di Michele, hanno esposto i palloncini di Libera, "simbolo della libertà", ha spiegato Lella Fazio, di quella libertà alla quale ogni ragazzo ha diritto, quella libertà di vivere lontani dal "giogo" e dai ricatti della criminalità.904155_444856928936460_436671401_o-2

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