A Bari 1536 positivi al Covid, casi in aumento. Decaro: "Indice rt basso, ma molti contagiati". Ospedale San Paolo diventa Covid
In una diretta Fb il punto sulla situazione barese e sulle nuove norme previste dal decreto in arrivo, in particolare sulle restrizioni che potrebbero scattare in base alle fasce di rischio previste per le Regioni. Sugli ospedali: "In città la Regione li ha presi tutti, il San Paolo diventa Covid"
Dalla situazione dei contagi Covid nelle città di Bari alle nuove regole del Dpcm che dovrebbe arrivare oggi, dalle manifestazioni degli ultimi giorni alla "macchina della solidarietà" che il Comune sta rimettendo in moto per aiutare "gli invisibili", i soggetti più colpiti dalla crisi economica che la pandemia sta portando con sè. Il sindaco Antonio Decaro torna a parlare ai baresi in una diretta Fb, innanzitutto spiegando le restrizioni previste dal nuovo decreto del governo.
Il nuovo Dpcm: le Regioni a rischio e la situazione a Bari
Ricordando le misure previste - tra le principali, chiusura dei centri commerciali nei weekend, didattica a distanza, 'coprifuoco', riduzione del 50% della capienza dei mezzi pubblici - Decaro si è soffermato in particolare sul sistema che prevede la suddivisione delle Regioni in tre fasce di rischio, in base all'Rt (indice di riproduzione della malattia, ovvero il dato che indica la probabilità di trasmissione del virus in un valore numerico che mette in rapporto gli attuali sintomatici con i possibili nuovi contagi), e che determinerà l'adozione di ulteriori misure restrittive. "Questo è anche un modo per essere trasparenti con i cittadini - ha commentato Decaro - non è che un giorno si alza un presidente di regione, un presidente del Consiglio e decide, queste chiusure - ha spiegato - sono legate al coeficciente Rt, che prende in considerazione il numero delle persone che sono contagiate che però sono anche sintomatiche". "Tanto è vero - ha aggiunto il sindaco - che a Bari abbiamo un alto numero di contagiati ma un indice Rt basso, l'area metropolitana di Bari ha un indice molto più basso di altre province della Puglia". A Bari città, attualmente, i positivi sono 1536, un numero più che raddoppiato in due settimane: il 20 ottobre scorso, giorno di entrata in vigore dell’ordinanza 'anti-assembramenti' che vieta di stazionare in alcune piazze della città, i positivi erano circa 700. "Da domani - ha aggiunto Decaro - i presidenti di Regione sulla base dell'indice Rt in maniera trasparente chiuderanno o potranno riaprire. E' anche un modo di far partecipare i cittadini: se stiamo attenti e rispettiamo le restrizioni le Regioni vedranno che l'indice si abbassa e potranno riaprire, quindi c'è anche una responsabilizzazione dei cittadini".
L'appello a rispettare le regole
Proprio suoi comportamenti dei cittadini Decaro ha poi insistito: "In questi giorni - ha detto - ci siamo concentrati sui cimiteri, abbiamo utilizzato molto personale, per contingentare gli ingressi: la situazione ha funzionato nel cimitero, anche perché abbiamo aumentati gli orari, però poi la gente si è riversata domenica pomeriggio a Santo Spirito e Torre a Mare. Ci sono i ragazzi che fanno didattica a distanza però poi il pomeriggio si ritrovano tutti insieme, o un altro fenomeno negativo è quello di adulti che continuano a vedersi in casa per cenare insieme, e questo non si può fare. Lo so bene che è complicato, io non sono un alieno, è un periodo bruttissimo ma è quello che dobbiamo fare".
La situazione degli ospedali: il San Paolo diventa Covid
Decaro ha poi affrontato la situazione degli ospedali: "Per fortuna molte delle persone che si ammalano sono asintomatiche, le persone che vanno in ospedale sono tante è vero, ma per fortuna ci sono le cure, anche se ancora sperimentali, ci sono ancora posti nelle terapie intensive". Però, ha messo in guardia Decaro, "le persone che si ammalano e che hanno bisogno dell'ospedale sono così tante che la Regione ha preso tutti gli ospedali della città. Questo credo lo sappiate, ma se non lo sapete io ho il dovere di dirvelo: abbiamo preso una parte importante del Policlinico, la Regione e la Asl hanno requisito completamente l'ospedale San Paolo che diventa tutto Covid, ad eccezione di alcuni reparti come l'Utic per questioni legati alla cardiochirugia o interventi cardiologici di urgenza", così come l'ospedale di Putignano, a cui si aggiungono i posti letto del Miulli, dell'ospedale di Altamura e quelli messi a disposizione da altre strutture private. "
La crisi, gli 'invisibili' e la macchina della solidarietà
"In questi giorni - ha poi ricordato Decaro - ci sono state molte manifestazioni, che legittimamente molte persone hanno fatto, ristoratori, gestori di bar, per fortuna il governo ha messo a disposizione delle risorse". "Ma ci sono anche - ha aggiunto il sindaco - quelle persone invisibili, che lavorano a nero e fanno qualche lavoretto ogni tanto. Quelle persone rischiamo di non recuperarle più perché rischiano di diventare ancora più fragili, per questo abbiamo chiesto al governo delle risorse per aiutarle come abbiamo già fatto, perché tutti devono avere in questo momento la possibilità di mettere un piatto a tavola". Il sindaco ha quindi rivolto un appello "alle aziende del territorio" che hanno già dato prova di generosità durante il lockdown, "stiamo rimettendo in piedi la macchina della solidarietà, abbiamo paura del virus ma abbiamo paura anche per il nostro futuro", ha detto il sindaco. "Dobbiamo cercare di stare insieme - ha poi concluso Decaro - a distanza ma insieme, perché non ci dobbiamo far sopraffare dalla paura".