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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Puglia d'un soffio evita la zona rossa ma c'è l'ipotesi lockdown totale: giorni decisivi per contagi e ricoveri

Per un valore di 0,02 la regione ha scongiurato (per ora) la retrocessione tra i territori con le maggiori restrizioni anticovid. Il 15 novembre si farà il punto su un'eventuale chiusura nazionale

Se da domenica 15 novembre non dovesse arrivare una decrescita vera dell'epidemia covid potrebbe scattare, nei giorni successivi, lo spostamento di tutte le regioni italiane in zona rossa per alcune settimane, con l'obiettivo di dare un taglio alla curva. E' l'orientamento prevalente dopo le decisioni prese ieri dopo il Report dell'Istituto Superiore di Sanità, con il quale Abruzzo, Basilicata, Liguria, Toscana e Umbria, sono passate dalla zona gialla di contenimento, con restrizioni più morbide, a quella intermedia 'arancione'.

La stessa zona nella quale è rimasta la Puglia, solo per un valore di 0,02 dell'indice di contagio Rt. Per un soffio, dunque, la regione non è stata inserita nella zona rossa, già applicata in Lombardia, Piemonte, Calabria e Valle d'Aosta, in cui c'è l'autocertificazione anche per uscire di casa.

Nei prossimi giorni sarà valutata la curva dei contagi, ma soprattutto il suo impatto sui ricoveri ospedalieri: in molte regioni, ormai, la situazione è difficile e si moltiplicano, nelle ultime ore, gli interventi di medici e operatori sanitari per chiedere una chiusura generalizzata, in modo da 'raffreddare' il sistema ed evitarne il collasso. La data decisiva, riporta Today citando La Stampa, dovrebbe essere il 15 novembre, quando dovrebbero cominciare a vedersi gli effetti dell'ultimo dpcm. In caso contrario sarà necessario un altro giro di vite, della durata, quantomeno, di alcune settimane. 

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