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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

In Puglia aumenta l'usura di quartiere: piccoli prestiti e 'pacchi viveri', così la malavita si infiltra nel quotidiano delle famiglie in crisi

L'allarme lanciato dalla Fondazione antiusura 'San Nicola e Santi medici di Bari', che nel periodo Covid ha raddoppiato gli interventi di prevenzione: "Crescita inarrestabile del fenomeno usurario"

Famiglie in difficoltà per la crisi Covid sempre più facili prede degli strozzini, di quella 'usura di quartiere' che in Puglia è riapparsa "in forma violenta" dall'inizio della pandemia. Il nuovo grido d'allarme arriva dalla Fondazione Antiusura San Nicola  e Santi Medici di Bari, all'indomani dell'operazione 'Cravatte rosa', che ha portato all'arresto di tredici persone, tra cui dieci donne, accusate di usura ed estorsione.

Una forma di usura, quella 'della porta accanto', quando gli strozzini sono conoscenti o vicini di casa, "ancora più difficile da denunciare - denuncia il presidente della Fondazione, Monsignor Alberto D'Urso - perché il presidio del territorio da parte delle organizzazioni malavitose è assicurato attraverso la distribuzione di pacchi viveri e piccoli prestiti". 

"In questo momento - ricorda monsignor D'Urso - la Fondazione è fortemente impegnata sul fronte della prevenzione e dell’accompagnamento alla denuncia di vittime che hanno fatto ricorso all’usura persino per garantire un primo piatto a tavola, l’acquisto di medicinali e beni di prima necessità. Durante il periodo Covid gli interventi della Fondazione sono più che raddoppiati mettendo a disposizione provvidenze per oltre 200 mila euro. Alla base quasi sempre c’è la perdita o la mancanza di lavoro, la riduzione dello stipendio a causa del covid, il ricorso all’azzardo, la cassa integrazione che nella migliore delle ipotesi è arrivata dimezzata e in forte ritardo. Le richieste di aiuto sono aumentate sia  numericamente, sia per entità dei debiti". 

"È avvilente - prosegue D'Urso - apprendere dalla vita reale come l’uomo possa diventare carnefice del suo prossimo in un momento di rischio pandemico dove la vita di ognuno è messa a rischio. L’usura di quartiere è anche il campanello d’allarme di una  infiltrazione mafiosa che è ormai penetrata non solo nell’economia legale di un territorio ma va molto più in profondità arrivando nel quotidiano delle famiglie, nelle piccole azioni di vita quotidiana per soddisfare primarie esigenze di vita". 

Quindi il presidente della Fondazione antiusura lancia il suo appello: "È necessaria più che mai un’alleanza tra le istituzioni e i cittadini. I servizi sociali comunali sono insufficienti, devono essere nettamente potenziati, così come è importante assicurare alle famiglie provvidenze per soddisfare beni di prima necessità. Il tempo è ormai maturo per garantire anche alle famiglie che denunciano gli usurai l’accesso ai benefici statali. Mai come in questo momento questa modifica legislativa sarebbe vista non solo con favore da parte di chi denuncia da oltre 20 anni questa stortura costituzionale, ma soprattutto dalla società civile che troverebbe nel ristoro economico non solo la spinta alla denuncia ma addirittura l’esigenza vitale di ricominciare recuperando e valorizzando il bene sociale più rilevante: la famiglia. La responsabilità è il concetto chiave per affrontare la crisi pandemica in corso.  Lo sforzo è  nel cercare di fare la cosa giusta al momento giusto, da una parte; dall’altra, è necessario che nelle decisioni ci siano condivisione e unità non solo delle forze politiche, ma anche di quella fetta di esponenti della società civile che sono in prima linea nella lotta contro le ferite fisiche e sociali da covid 19.  Il virus si alimenta anche delle divisioni. Insieme al corona virus corrono  veloci  anche il virus dell’usura e della povertà perché si alimentano dall’indifferenza istituzionale a cui tante volte siamo costretti ad assistere.  Le forze dell’Ordine e la Procura della Repubblica di Bari hanno dimostrato di esserci anche in questo momento apparentemente di grande confusione e smarrimento. La Fondazione Antiusura San Nicola e Santi Medici in questo momento difficile continua ad essere presente accanto a chi soffre, perché siamo fortemente persuasi che nei momenti difficili bisogna assicurare una risposta forte e decisa".

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