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Cronaca Acquaviva delle Fonti

Acquaviva, cittadini e lavoratori in corteo per il Miulli: "La Regione salvi l'ospedale"

Ieri pomeriggio la manifestazione in difesa dell'ente ecclesiastico, alle prese con una grave crisi finanziaria. Unanime la richiesta dei dipendenti: trasformare la struttura in ospedale pubblico

Una marcia in difesa dell'ospedale Miulli, per chiedere che la Regione intervenga acquisendo la struttura in crisi e salvaguardando i posti di lavoro. La manifestazione, che si è svolta mercoledì pomeriggio ad Acquaviva, ha visto sfilare fianco a fianco cittadini, dipendenti dell'ospedale e sindaci dei Comuni del comprensorio, uniti nel chiedere che la Regione si faccia carico delle sorti di uno dei poli di eccellenza della sanità pugliese.

A metà aprile i vertici dell'ospedale hanno annunciato la decisione di chiedere il concordato preventivo a causa della grave crisi dell'ente ecclesiastico, che avrebbe accumulato debiti per  almeno 150 milioni di euro. La decisione del tribunale arriverà a luglio, ma i sindacati puntano il dito contro la cattiva gestione dell'ente e attaccano la decisione dei vertici aziendale di ridurre del 20% gli stipendi dei dipendenti. I rappresentanti dei lavoratori invece insistono affinchè la Regione eviti il fallimento, trasformando la struttura in ospedale pubblico. Un'ipotesi che però è stata esclusa dall'assessore regionale alla Sanità Elena Gentile, presente alla manifestazione, la quale ha comunque garantito che la Regione continuerà a seguire da vicino la vicenda del Miulli.

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