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Cronaca Conversano

Crollo a Conversano, l'autopsia conferma: gas nei polmoni

I primi risultati degli esami eseguiti sui corpi delle tre vittime confermano l'ipotesi dell'esplosione provocata da una fuga di gas, ma lasciano anche pensare che la famiglia sia morta per asfissia, quindi prima del crollo

Cominciano a delinearsi con maggiore chiarezza le circostanze del tragico crollo di due palazzine avvenuto lo scorso 7 giugno nel centro storico di Conversano. I primi risultati delle autopsie eseguite ieri sui corpi delle tre vittime (il 32enne Bernardino Vitto, sua moglie Welmoedh e il figlioletto Gianni Angelo di 18 mesi) hanno rilevato la presenza di sostanze gassose nei polmoni, confermando così l'ipotesi, già sostenuta dai vigili del fuoco sin dal primo momento, che a provocare l'esplosione sia stata una fuga di gas.

Tuttavia, soltanto gli accertamenti tossicologici e istologici permetteranno di avere la certezza che si tratti d gpl (una bombola è stata ritrovata sul posto), e di capire quali siano state le cause della morte della famiglia italo-olandese. Qualora la quantità di gas nei polmoni fosse elevata, infatti, significherebbe che le tre vittime sono state uccise dal gas e sono dunque morte per asfissia, prima del crollo.

Intanto in questi giorni il Comune di Conversano ha avviato una raccolta fondi per aiutare le famiglie del centro storico allontanate dalle loro abitazioni dopo il crollo e per supportare la ricostruzione degli edifici danneggiati dall'esplosione.
 

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