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Cronaca

Centrodestra all'attacco di Emiliano: "Il decentramento è solo fumo negli occhi"

Ninni Cea, capogruppo delle opposizioni in Comune: "I cittadini subiranno maggiori disservizi e inefficienze". Chiesta maggiore autonomia di bilancio per i nuovi enti, in caso contrario vi saranno proteste. Appello al prefetto: "Definire subito le circoscrizioni elettorali"

"La riduzione delle circoscrizioni è solo fumo negli occhi dei cittadini che, al contrario, subiranno più disagi e disservizi dovuti al taglio degli uffici pubblici". Il coordinamento delle opposizioni in Consiglio comunale critica la delibera approvata dalla maggioranza a Palazzo di Città che ridisegna la suddivisione amministrativa tra i quartieri della città, riducendo gli enti di zona da 9 a 5, in vista della trasformazione in Municipi, prevista entro marzo 2014, sullo sfondo della costituzione dell'Area Metropolitana: "Durante la conferenza stampa di ieri (convocata per illustrare il provvedimento, ndr) abbiamo assistito - spiega il coordinatore Cea  - a un exploit di autoesaltazione da parte del sindaco. Con un po' di umiltà dovrebbe farsi un giro nei quartieri, dal murattiano a Palese a Carbonara, per rendersi conto del gradimento che dice di avere".

Il centrodestra non accetta le punzecchiature del primo cittadino sulle divisioni al suo interno: "Noi - ribatte Cea - abbiamo dimostrato di saper governare la città, al contrario di lui che ha portato al depauperamento occupazionale ed economico di Bari, disattendendo le promesse fatte durante le campagne elettorali".

Sulla stessa lunghezza d'onda il consigliere Monteleone: "Siamo orgogliosi - ha dichiarato - di non aver approvato la delibera. Penso che il tempo ci darà ragione. I cittadini usufruiranno di servizi più lontani e peggiori. Nessuno era convinto del provvedimento, a riprova della contrarietà di 8 presidenti di circoscrizioni su 9 e dei capigruppo della maggioranza di centrosinistra in Consiglio". Le opposizioni, puntano il dito sulla mancanza di autonomia economica dei 5 enti istituiti nella delibera e annunciano, se non verranno presi provvedimenti entro la fine del mese, la loro discesa in piazza per protesta.

Una questione di pari passo con la definizione delle circoscrizioni elettorali. Il centrodestra, infatti, si appella al prefetto affinchè vengano approvate al più presto, nonostante siamo oltre il limite dei 6 mesi dal giorno delle elezioni: "In questo caso - spiega Cea - chiediamo venga attivato tutto in tempo, onde evitare figuracce nazionali".

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