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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Mungivacca / Via Giustina Rocca

Dagli ingombranti abbandonati al laghetto mai nato: viaggio a Ecopoli, il parco di Japigia nel degrado

A cinque anni dall'ultimo sopralluogo, siamo tornati nel giardino sorto sulla 'montagnola' alle spalle del TeatroTeam. Un'area che doveva rappresentare la rinascita del quartiere, ma che ad oggi è abbandonato nel degrado

Della vecchia scritta 'Ecopoli' a lettere cubitali bianche, che accoglieva i visitatori sulla cima della 'montagnola', sono rimaste solo cinque lettere, quasi totalmente arrugginite. Le altre sono cadute per il vento o sono parzialmente illeggibili. È l'immagine che meglio rappresenta l'attuale stato del parco di Japigia, nato nel 1999 per combattere uno dei simboli del degrado nel quartiere: la discarica di rifiuti alle spalle dell'attuale Teatroteam.

Divani abbandonati, lampioni penzolanti e verde non curato: degrado nel parco Ecopoli

Aree verdi sporche

Dopo un primo sopralluogo nel 2013, siamo tornati a visitare l'area verde, per scoprire che nulla è cambiato, anzi la situazione è addirittura peggiorata. Partiamo dalle aree verdi, quelle che dovrebbero essere il vanto di un parco urbano così esteso. Basta inerpicarsi sulla ripida scalinata - zona attualmente inaccessibile ai disabili, per i quali è stato creato un unico percorso ai bordi della 'montagnola' - per vedere che i giardini si sono trasformate in piccole discariche. Oltre ai soliti rifiuti lasciati per terra, tra l'erba e i viali asfaltati spuntano ingombranti di ogni tipo: dai resti di arredi, appoggiati da qualcuno nello spazio riservato ai picnic, a interi cuscini da divano, scaricati da ignoti nella notte. 

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Se anche si volesse essere persone civili e abbandonare nei cestini i piccoli rifiuti, al momento è impossibile. Molti dei cestini sono stati distrutti: nel nostro sopralluogo ne contiamo almeno una decina, sradicati dai vandali e non ancora sostituiti. 

Arredi urbani distrutti o inesistenti

E non va meglio agli arredi urbani. Almeno a quelli che sono stati installati. Già, perché se si va a leggere il cartello con la mappa - l'unico non oscurato dai graffiti dei vandali - si legge di un 'laghetto' e di una 'guardia medica' che non sono mai stati creati. Stesso discorso per 'l'area bambini' che avrebbe dovuto ospitare le giostrine nella parte più alta del parco: al momento è vuota e i giochi sono stati spostati ai lati della guardiola. 

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Non va meglio a quelli esistenti, però. Dei cestini portarifiuti abbiamo già parlato, ma anche i cartelli di segnalazione non se la passano meglio: spesso sono piegati o arrugginiti. Sul percorso orizzontale dedicato alle persone con disabilità troviamo invece un lampione penzolante, che si raggiunge scansando le erbacce cresciute ai lati del viale. Non mancano poi manufatti in realizzazione mai completati, come la casupola che spunta nelle aree vicine ai parcheggi del teatro, di cui sono ancora visibili i mattoni impilati. Tante poi le ringhiere arrugginite, che in alcuni casi sono state anche rimosse e abbandonate nelle aree verdi. Unica nota positiva la pista di pattinaggio, che si presenta immacolata. Anche qui però qualcuno ha lasciato un ingombrante, non avendo altro spazio disponibile: una tavola di legno. Insomma, doveva essere un simbolo per il quartiere, ma ad oggi Ecopoli è abbandonato nel degrado. E forse non è un caso che al nostro arrivo non è presente nessun bambino a giocare, solo un'anziana signora che raccoglie i fiori alla base della 'montagnola'.

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